19 Aprile 2024 - 22:17

Manovrina. Mirabelli (Pd): “Probabile riduzione del payout per compensare aumento del preu e tutelare la filiera delle Awp”

“In Parlamento probabilmente interverremo a compensare l’aumento del preu con una riduzione del payout. La Manovra in discussione alla Camera interviene su alcuni aspetti del settore giochi sui quali sono

05 Maggio 2017

Print Friendly, PDF & Email

“In Parlamento probabilmente interverremo a compensare l’aumento del preu con una riduzione del payout. La Manovra in discussione alla Camera interviene su alcuni aspetti del settore giochi sui quali sono molto d’accordo, come ad esempio la tassazione sulle vincite che ritengo possa rappresentare un disincentivo al gioco”.

Lo afferma a PressGiochi il senatore del PD Franco Mirabelli parlando degli interventi inseriti nella Manovrina sui giochi pubblici e dell’accordo Stato Regioni in procinto di essere approvato.

“L’intervento sul preu – afferma Mirabelli – è una misura coerente con la decisione del Governo di ridurre in maniera drastica il numero degli apparecchi da gioco.

 

Ieri si è svolta la manifestazione dei gestori di apparecchi da gioco contro questo aumento del preu che mette a rischio posti di lavoro e imprese…

“Penso che per salvaguardare  la filiera ci sia un modo solo, ovvero quello di modificare il payout andando incontro, da questo punto di vista, alle aziende; credo che il Governo non sia contrario ad una operazione di questo genere.

L’obiettivo non deve cambiare, ma dobbiamo evitare che questa manovrina venga fraintesa e si considerino le scelte fatte come scelte dettate dalla volontà di aumentare le entrate dello Stato dal gioco. La prospettiva resta quella di ridurre domanda e offerta e quindi anche le entrate dal settore giochi. Questo è un provvedimento transitorio, ma non cambiano gli obiettivi del Governo che sta lavorando all’intesa con le regioni”.

 

La nuova proposta del Governo propone agli Enti la distanza dei 150 mt dai luoghi sensibili. Cosa ne pensa?

 

“Ritengo si sia arrivato ad un punto di equilibrio e il Governo in questo anno di discussione abbia ascoltato molto gli enti locali e le regioni. La proposta di accordo sul tavolo – continua il senatore dem – riduce drasticamente le sale giochi, toglie le Awp dai locali pubblici che non hanno come prioritaria destinazione l’offerta di gioco e aumenta i controlli e gli strumenti oltre ad inserire altri interventi da più parti auspicati.

L’unico tema rimasto era distanze e orari. Sugli orari il Governo ha accettato l’impostazione degli enti locali e oggi anche sulle distanze si garantisce l’inserimento di una distanza stabilita nei 150 metri. A questo punto il Governo ha assunto la necessità di intervenire anche sulle distanze per dare certezze sia a chi vuole ridurre l’offerta sia alle aziende che vi operano.

Questa scelta sulle distanze va incontro alle richieste delle Regioni che sembrano aver condiviso il punto a cui si è arrivati e siamo vicini ad un accordo.

A questo punto sarebbe gravissimo non cogliere questa occasione per chiudere l’accordo dopo due anni di discussione, con un provvedimento che rappresenta una vera e propria riforma del gioco che va nella giusta direzione e soprattutto sapendo che o si coglie questa occasione o rischiamo ancora per diversi anni di non mettere mano alla riforma dei giochi se non con dei provvedimenti estemporanei”.

 

La scelta del Governo è quella di centralizzare il gioco nelle sale dedicate. Quanto sarà importante, a questo punto, il controllo su questi esercizi per fare in modo che le sale siano veri e propri centri di ‘classe A’, e non ci sia il rischio del mancato rispetto dei limiti orari e dell’accesso ai minori, come a volte accade di vedere in alcuni servizi televisivi?

 

“Ci sono due questioni. E’ molto importante che il gioco avvenga in luoghi dedicati e controllati, perché è evidente che per quanto riguarda le Awp l’esplosione del fenomeno è avvenuta quando si è consentita la diffusione dell’offerta nei locali generalisti.

Su questo fronte- ha continuato Mirabelli –  si possono fare varie cose, contenute nel protocollo d’intesa tra Regioni e Governo. Il controllo va garantito da parte degli organi preposti, da coloro che possano intervenire a sostegno dei soggetti problematici, si deve intervenire sulle macchine per aumentare il tempo delle giocate con sistemi che permettano l’autolimitazione al giocatore e con procedure identificative che vadano anche nel rispetto delle norme antiriciclaggio e a contrasto delle infiltrazioni criminali.

Nell’accordo ci sono tutti i termini per rendere le sale dedicate dei luoghi sicuri e controllati.

Dopo l’intesa tutto andrà chiarito in maniera più particolareggiata nel decreto ministeriale che uscirà dalla Conferenza”.

 

 

Cristina Doganini – PressGiochi

 

 

Baretta: “Ridurre l’offerta al massimo senza arrivare al proibizionismo”

Awp. A Piazza Montecitorio il settore del gioco dice No all’aumento del Preu inserito in Manovra

Curcio (Sapar): “Manifestazione contro aumento del Preu e proposta del Governo in Conferenza”