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Lorenzin (Min. Salute): “Il Gap tra le altre dipendenze a carico dello Stato”

Per la prima volta diventerà a carico del Sistema sanitario nazionale il trattamento e l’assistenza di «persone con dipendenze patologiche» e «comportamenti d’abuso», compreso il gioco d’azzardo. È una delle novità introdotte nei livelli essenziali d’assistenza (Lea), illustrate ieri dal

05 Febbraio 2015

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Per la prima volta diventerà a carico del Sistema sanitario nazionale il trattamento e l’assistenza di «persone con dipendenze patologiche» e «comportamenti d’abuso», compreso il gioco d’azzardo. È una delle novità introdotte nei livelli essenziali d’assistenza (Lea), illustrate ieri dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin in commissione Sanità al Senato. Si prevede infatti che anche il gioco d’azzardo patologico rientri tra le patologie ricomprese dal sistema sanitario nazionale.

Il ministro Beatrice Lorenzin ha informato la commissione che la revisione dei Livelli essenziali di assistenza e` stata oggetto di una riunione ieri in sede di Commissione tecnica della Conferenza Stato-Regioni. Il programma di aggiornamento avviene infatti in condivisione con le regioni e deve portare al raggiungimento dell’intesa su tre documenti: il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di aggiornamento con i relativi allegati e le valutazioni sulla compatibilita` economico-finanziaria; i principi generali per l’erogazione dell’assistenza protesica integrativa; il documento metodologico per l’aggiornamento continuo e sistematico dei LEA.

L’impatto finanziario preventivato e` stato ridotto a 414 milioni di euro rispetto al miliardo inizialmente previsto, sia a motivo di compensazioni effettuate, sia in ragione del fatto che alcune regioni avevano gia` aggiornato le proprie prestazioni. Si e` proceduto all’eliminazione di prestazioni obsolete, all’inclusione di prestazioni tecnologicamente avanzate e ci si e` concentrati sugli elementi di valutazioni delle performance. A tal fine, le regioni devono svolgere un’opera di monitoraggio puntuale, soprattutto sul tema delle protesi. Premesso che il nomenclatore attuale risale al 1999, lo scopo e` la creazione di un comitato permanente che ne consenta l’aggiornamento continuo. Il percorso di revisione si e` articolato attraverso quattro gruppi di lavoro che, tra aprile e dicembre 2014, hanno aggiornato, rispettivamente: sanita` pubblica e prevenzione collettiva; nomenclatore; disciplina di assistenza protesica e oggetti correlati; l’area di assistenza socio-sanitaria.

Per quanto riguarda l’area della prevenzione collettiva e della sanita` pubblica, e` stata aggiunta una lista di prestazioni, comprendente alcune vaccinazioni (meningococco, pneumococco, varicella, HPV). In materia di assistenza specialistica ambulatoriale sono state introdotte nuove prestazioni prima erogabili solo in regime di ospedalizzazione tra le quali adroterapia, procreazione medicalmente assistita, terapia fotodinamica laser con verteporfina, analisi di laboratorio per la diagnosi e monitoraggio di malattie rare. Vengono introdotte anche condizioni di erogabilita` e indicazioni alla prescrizione appropriata per prestazioni ad alto costo o a rischio di uso inappropriato; si prevede altresı` l’introduzione di prestazioni «reflex», erogabili solo se le indagini di primo livello suggeriscono la necessita` di approfondimenti successivi. Si specifica infine, in senso sia sanitario che sociale, il contenuto del criterio della «vulnerabilita` » gia` previsto dalla normativa vigente in materia di accesso alle prestazioni odontoiatriche. Si sofferma poi sulle sostanziali innovazioni concernenti l’assistenza protesica: sono introdotte nuove protesi e ausili anche di elevata tecnologia; si prevede un ampliamento dei beneficiari e semplificazioni procedurali; vengono estese le gare per l’acquisto dei dispositivi standard operando l’eventuale personalizzazione direttamente su tali dispositivi.

Con riferimento all’area socio-sanitaria, si prevede una descrizione puntuale nelle attivita` dell’assistenza domiciliare, territoriale, semiresidenziale e residenziale, con articolazione in tre livelli di intensita` (intensiva, estensiva, di mantenimento). Si registra l’assoluta novita` del servizio di neuropsichiatria infantile, non menzionato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 2001, e l’estensione dell’area delle dipendenze a tutte le dipendenze patologiche e i comportamenti di abuso.

Rileva inoltre l’introduzione di sei nuove patologie croniche esenti e la parallela esclusione delle ipertensioni lievi senza danno d’organo al fine di recuperare risorse. Per quanto riguarda le malattie rare, vengono introdotte 110 nuove patologie e si procede alla riorganizzazione dell’intero impianto, con lo scopo di creare delle classi aperte. Illustra infine le innovazioni in materia di assistenza specialistica per le donne in gravidanza e a tutela della maternita`: in funzione preconcezionale, con inclusione della procreazione medicalmente assistita, anche eterologa, pur riservando all’area ospedaliera l’attivita` specifica di selezione dei donatori, prelievo, conservazione e distribuzione delle cellule; per la gravidanza fisiologica, con ampliamento delle prestazioni per il monitoraggio; per l’accesso alla diagnosi prenatale, con aggiornamento delle indicazioni secondo le piu` recenti linee guida.

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