20 Aprile 2024 - 11:11

Lo Massaro (Sapar): “Si pubblicizzano le vittorie del G&V e si azzera il comparto degli apparecchi da intrattenimento”

“Stiamo assistendo impotenti alla distruzione della filiera dei gestori a favore di tutte le altre offerte di gioco, con il benestare dei media che danno risalto alle vincite al Gratta&Vinci

21 Giugno 2018

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“Stiamo assistendo impotenti alla distruzione della filiera dei gestori a favore di tutte le altre offerte di gioco, con il benestare dei media che danno risalto alle vincite al Gratta&Vinci come se fosse un fatto positivo, anzi evidenziando con convinzione che le probabilità di vincere al gioco “Battaglia Navale” (1 biglietto costa 5 euro) sono 1 su 12 milioni.  Questo non genera dipendenza? Non induce le persone a rischio patologia di sperperare ingenti somme di denaro? La verità è che la riduzione scellerata delle AWP, stabilita con la scusa della tutela dei giocatori, sta solamente ottenendo l’effetto di agevolare le grandi lobby dell’azzardo”.

Così Andrea Lo Massaro, consigliere dell’Associazione Nazionale Sapar commentando un articolo pubblicato nella stampa locale di Mestre.

“È evidente ormai che i provvedimenti e le norme emanate in questi ultimi anni, sono stati programmati con un intento strumentale e particolarmente diabolico, visto che per avvantaggiare alcune multinazionali si sta procurando un danno alla filiera produttiva e occupazionale – prosegue Lo Massaro -, oltre ad una grave perdita per l’erario.  Si sta facendo il gioco delle vere Lobby dell’azzardo che nulla hanno a che fare con le migliaia di imprese sul territorio, che hanno pianificato investimenti, garantito non solo il lavoro a centinaia di persone, ma anche la promozione di una cultura responsabile del gioco. Stessa sorte toccherà agli esercenti, che subiranno un notevole danno economico con conseguente licenziamento del personale svolgente funzioni di assistenza al gioco”.

“Il costo di una giocata alle AWP è di solo 1 euro con vincita massima di 100 euro- conclude Massaro- I Gratta&Vinci arrivano a costare fino a 20 euro a tagliando, si incentiva il gioco con la promessa di una vincita quasi milionaria che difficilmente arriverà (1 biglietto ogni 12 milioni). Eppure sui giornali questi tagliandi sono fonte di notizie di colore e di interesse pubblico, le slot sono lo strumento del demonio da eliminare a discapito di aziende e occupazione. Qui si lucra sulla salute dei cittadini per foraggiare le casse già ricche di molte lobby. Sperò che questo governo dell’onestà e della trasparenza metta un freno equo ed equilibrato ad una situazione discriminatoria e indubbiamente pericolosa per il giocatore”.

PressGiochi