16 Aprile 2024 - 18:25

Lido di Camaiore. Graziani: “Serve un freno all’apertura di nuove sale giochi”

Apre una nuova sala slot a Lido di Camaiore (Lucca), per la precisione sulla via Italica. E l’assessore alle politiche sociali Anna Graziani insorge. «È la terza nel raggio di

26 Settembre 2017

Print Friendly, PDF & Email

Apre una nuova sala slot a Lido di Camaiore (Lucca), per la precisione sulla via Italica. E l’assessore alle politiche sociali Anna Graziani insorge. «È la terza nel raggio di pochi chilometri – afferma l’esponente della giunta di Alessandro Del Dotto – capisco la libera iniziativa, ma sono troppe. Ne ho già parlato con il sindaco, che è d’accordo con me: nel rispetto delle leggi è necessario mettere un freno a questo tipo di attività».

 

«Il mio obiettivo era sollevare la questione e capire cosa possano fare le istituzioni. Ne ho parlato col sindaco – dice Graziani – lui la pensa come me: bisogna trovare il modo di porre un freno al proliferare delle slot. Rispettando le normative esistenti, ovviamente. Come amministrazione stiamo studiando la faccenda, cercando di capire come si possa intervenire senza limitare i diritti di chi decide, nel rispetto delle leggi, di avviare un’impresa commerciale. Tra l’altro – prosegue – lo Stato ha dato nuove disposizioni più stringenti sulle attività legate al gioco d’azzardo: è la strada da seguire per valutare cosa può fare un’amministrazione comunale. Un regolamento ad hoc? Alcuni Comuni lo hanno fatto. Che sia questa la soluzione o un’altra, bisogna trovarla. E impedire che sempre più persone si rovinino».

 

«Tutti i giorni – spiega l’assessore Graziani – mi confronto con persone che fanno fatica non ad arrivare alla fine del mese, ma persino alla metà. Ed è sconfortante sapere che molti, pur vivendo con poco, lo sperperano interamente nel gioco e nelle macchinette». Perciò quando l’assessore, passando dalla via Italica, ha visto l’insegna della nuova sala slot non l’ha presa bene. «Non ce l’ho con l’attività in sé, tra l’altro so che è una pratica che va avanti da mesi e che è già completata – prosegue l’assessore – ma qui bisogna fare due conti.

C’è una sala slot sull’Aurelia, una sala Bingo in Passeggiata. Più le varie macchinette da gioco disseminate nei pubblici esercizi. Le sale slot, da un certo punto di vista, sono più controllate dei bar: ma l’insieme, in una comunità tutto sommato piccola come la nostra, è devastante».

 

La dipendenza da gioco, del resto, è una malattia che l’Asl cura al pari di alcol e tossicodipendenza. «Come amministratore e come persona non posso restare indifferente al diffondersi di quello che per me è un veleno. A maggior ragione con l’impegno che mi sono presa con i cittadini e che porto avanti con grande gratificazione. Quando fai l’assessore al sociale hai la possibilità di aiutare le persone immediatamente, con cose concrete. E faccio fatica a credere che aprire sempre più spazi dedicati all’azzardo sia la soluzione per fare stare meglio pensionati e tutti quelli che vivono con poco».

 

PressGiochi