29 Marzo 2024 - 08:07

Laffranco (Fi): “Serve una tassazione armonica tra i vari segmenti del gioco”

Scommesse: raccolti in agenzia nel primo trimestre 1.140 mln dalle sportive, 21 dall’ippiche e 377 dalle virtuali Corsaro (Misto): “Evitiamo di perdere una delle industrie che funziona” Si è tenuto

12 Aprile 2017

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Scommesse: raccolti in agenzia nel primo trimestre 1.140 mln dalle sportive, 21 dall’ippiche e 377 dalle virtuali

Corsaro (Misto): “Evitiamo di perdere una delle industrie che funziona”

Si è tenuto questa mattina presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro il convegno dal titolo “Il riordino del gioco pubblico: tra prospettive di riforma, necessità di innovazione e lotta alle dipendenze”.

Ad aprire i lavori il presidente di Sapar Raffaele Curcio. “Il riordino del settore – ha affermato – è già da alcuni anni che è sul tavolo dei vari governi che si sono susseguiti, ma nessuno è riuscito ad agire in maniera organica e hanno usato il gioco come un bancomat.

In questi giorni si parla ancora di un ulteriore prelievo erariale sulle macchine. Come associazione di categoria abbiamo assunto nei confronti delle aziende un atteggiamento positivo cercando di proporre un riordino organico. Si devono guardare due punti fondamentali: il fenomeno di abuso del gioco, da un lato, e l’aspetto economico del settore, dall’altro.

Bisogna trovare per coloro che abusano un diverso approccio culturale basato su prevenzione ed educazione. E’ stato appaltato uno studio effettivo per approfondire questo aspetto. Ci auguriamo che questo studio parta presto e possa dare dei risultati più importanti.

Il secondo aspetto – ha continuato – è quello economico, bisogna renderci conto che c’è una filiera che dà lavoro a 300mila persone. Quindi questo settore è importantissimo a livello economico. Per noi la riduzione dell’offerta, se di riduzione dobbiamo parlare, deve avvenire in maniera equilibrata su tutto il panorama del gaming: awp, vlt, grattaevinci, enalotto.

Se il problema è il gioco patologico non si può toccare solo un segmento. Gli apparecchi vengono colpiti ancora dopo 5 anni di aumento della tassazione. Non so se questa è cecità o non si vogliono vedere i danni che si stanno provocando”.

 

“Sul gioco – è intervenuto l’On. Pietro Laffranco, componente della Commissione Finanze della Camera – ci sono delle idee troppo populiste. Credo che il gioco esiste da sempre e ognuno se vuole giocare deve essere libero di farlo. E’ un settore con 300mila addetti e quindi l’interesse del legislatore è che questi addetti aumentino. In queste ore si parla di un aumento del preu. Un’altra stangata oltre quella che il settore ha sofferto. Altro motivo per cui serve una riforma del settore. Ci sono tante leggi diverse, oltre alle ordinanze dei sindaci. E’ vero venite usate come bancomat. E’ incomprensibile come Vlt  e Awp abbiano diverse tipologie di prelievo.

Anche in questo caso serve avere intelligenza per fare una riflessione. Alcune leggere differenze ci possono essere tra comparti, ma bisogna migliorare. La Corte dei Conti l’altro ieri lo ha detto chiaramente, il settore va a saturazione. Gli stessi incaricati al prelievo hanno affermato che le tasse sono eccessive perché diminuiscono le entrate. Mi auguro che il governo possa trovare una soluzione.

Altrimenti – ha proseguito – cercheremo di fare un percorso parlamentare. Anche la vicenda della ludopatia deve essere affrontata con diversa razionalità. Spero che la vostra questione venga affrontata nelle sedi competenti. Se viene penalizzato così tanto un settore, c’è il dubbio che voglia essere favorito un altro”.

 

 

“La ludopatia – ha commentato Pietro Canuzzi, Dirigente Medico presso la Direzione Generale Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute – è una malattia vera e proprio. Adesso parleremo di disturbo da gioco d’azzardo. GAP e ludopatia sono termini sbagliati. I serd presenti sul territorio nazionale sono 500. Negli ultimi anni abbiamo visto un amento delle persone prese in carico. Con un rapporto maschi/femmine 80% a 20%.

Sono stati disposti diversi fondi per la cura della ludopatia, i 50 milioni e altri 50 ad hoc. 100 miloni annui. Molti soldi contro la ludopatia. Sui 50 destinati alle regioni, queste stanno facendo dei piani specifici. La prevenzione è il cardine della lotta al gioco d’azzardo, ma anche la formazione dei gestori è fondamentale cosa che la Sapar ha fatto negli anni”.

 

PressGiochi