18 Aprile 2024 - 19:23

La Polizia di Ferrara lancia la campagna sui social: la dipendenza da internet come quella dal gioco

Se non è una emergenza, poco ci manca. L’abuso e la dipendenza da Internet da parte dei ragazzi viene indicata dagli specialisti come una droga, una sorta di condizione paragonabile

18 Maggio 2015

Print Friendly, PDF & Email

Se non è una emergenza, poco ci manca. L’abuso e la dipendenza da Internet da parte dei ragazzi viene indicata dagli specialisti come una droga, una sorta di condizione paragonabile al gioco d’azzardo patologico. Con tutte le insidie nascoste nella rete che arriva fino al cyberbullismo. Per questo motivo anche quest’anno la Polizia di Stato, anche a Ferrara, propone la campagna informativa «Una vita da social» che farà tappa il prossimo 26 maggio in piazza Trento Trieste con gli operatori di Polizia Postale e aziende del web, con un camion allestito con un’aula didattica.

La seconda edizione della campagna educativa sui temi dei social network, del cyberbullismo, dell’adescamento online e sull’importanza della sicurezza della privacy, punterà tutto sull’informazione visto che 2 studenti su 3 si dicono preoccupati dall’escalation del cyberbullismo.

L’iniziativa vede diversi soggetti impegnati, prima tra tutti Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’ Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, sulla sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete.

In prima fila però anche i colossi del web, aziende come Facebook, Italiaonline, con i portali Libero.it e Virgilio.it, Fastweb, FireEye, Google, H3G, Microsoft, Telecom Italia, Twitter, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, ind, Youtube, Scania, Continental, ItalWork e RDS 100% Grandi Successi.

Tutti insieme alla Polizia per un solo obiettivo: «far in modo che i gravissimi episodi di cronaca culminati con il suicidio di adolescenti ed il dilagante fenomeno del cyberbullismo e le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto del web, non avvengano più».

 

PressGiochi