18 Aprile 2024 - 19:24

Ippica. Tuci (Impr. Ippici): “Eliminare ogni tipo di privilegio e tagliare costi inutili”

“Non è corretto – ha dichiarato Enrico Tuci degli Imprenditori Ippici italiani – quello che è stato scritto in queste ore dalle Agenzie e da alcuni comunicati delle rappresentanze ippiche,

22 Gennaio 2015

Print Friendly, PDF & Email

“Non è corretto – ha dichiarato Enrico Tuci degli Imprenditori Ippici italiani – quello che è stato scritto in queste ore dalle Agenzie e da alcuni comunicati delle rappresentanze ippiche, purtroppo il nostro Ministero non ha l’attitudine alla comunicazione e non spiega mai i contenuti del proprio operato, ma crediamo che il ruolo delle Associazioni sia anche quello di spiegare alla gente la verità e di portare al Mipaaf, finché non sarà sostituito da Lega Ippica Italiana, la volontà delle Aziende e degli operatori.
Non è corretto perché non è vero che è stato intaccato il Montepremi del 2015 che resta di 97,6 milioni di euro come dichiarato.

Allora cosa è successo? Nel Trotto sono state aumentate le giornate (in virtù dell’auspicabile apertura di Milano e della stagione di Roma, che lo scorso anno aveva aperto in aprile), e di conseguenza è stato ridotto il Montepremi medio a giornata.
Nel galoppo, invece, lo stesso meccanismo si è reso necessario per il ripristino del Premio Aggiunto riportato al 50% per difendere l’allevamento italiano anche qui senza intaccare la dotazione totale del Montepremi destinato ai Proprietari.
E’ chiaro che il modus operandi del Mipaaf assomiglia a quello di un curatore fallimentare che sta accompagnando l’ippica italiana alla morte e questo lo sosteniamo da anni e ci fa piacere, finalmente, prendere atto che le rappresentanze indichino nella Riforma contenuta nella Delega Fiscale l’unica possibilità di rilancio del settore. Peccato che siano state proprio molte di queste rappresentanze a cercare fino ad ieri, seppur invano, di mettere i bastoni tra le ruote alla Riforma e non è detto che non ci stiano ancora provando. A dire il vero, infatti, ancora adesso c’è chi sostiene che sarebbe bene un rinvio di otto mesi, complimenti! Evidentemente costoro non hanno neppure un cavallo da mantenere oppure parlano a nome di ippodromi con convenzioni quantomeno discutibili che farebbero di tutto per non perdere una giornata e mantenere l’insostenibile status attuale.
Ma torniamo al dunque: è un grave errore ridurre la dotazione media a giornata con un montepremi già ridotto all’osso, sarebbe stato molto meglio ridurre le giornate eliminandole da quegli ippodromi che proprio non se le meritano, e non sono pochi.
Invece no! Anche stavolta l’unico valore su cui si è ritenuto di usare la forbice è stato il montepremi della singola giornata e di conseguenza il montepremi della singola corsa determinando una penalizzazione ulteriore dei cavalli migliori e di conseguenza uccidendo definitivamente il Mercato e penalizzando i Proprietari ovvero i martiri di queste dissennate gestioni.
Purtroppo la musica è sempre la stessa: troppi sono coloro che difendono miseri privilegi e se ne sbattono del bene del settore, veramente troppi.
Per questo abbiamo bisogno di mettere l’operatività in mano ad un organismo che, tra le tante urgenze, dovrà eliminare ogni tipo di privilegio e tagliare costi inutili o ingiustificati, non solo nei confronti degli ippodromi”.

PressGiochi