19 Aprile 2024 - 06:16

Ippica. Gli imprenditori denunciano la mancata riforma delle scommesse in Stabilità

“Dopo due anni di tagli e di vane promesse di rilancio oggi dobbiamo sentirci ancora una volta dire dal sottosegretario Castiglione che “quest’anno sarà l’anno del rilancio della filiera ippica”

08 Novembre 2015

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“Dopo due anni di tagli e di vane promesse di rilancio oggi dobbiamo sentirci ancora una volta dire dal sottosegretario Castiglione che “quest’anno sarà l’anno del rilancio della filiera ippica” e che bisogna “utilizzare in maniera più proficua le risorse”.

Ogni giorno – denunciano gli Imprenditori ippici italiani – registriamo la chiusura di Aziende, la perdita di posti di lavoro e l’eliminazione di cavalli dal circuito delle corse. Non abbiamo registrato nessuna iniziativa a favore dell’allevamento da quando il Mipaaf si occupa direttamente di ippica.

 

La realtà purtroppo vede un settore penalizzato, in ambito di Legge di Stabilità, dalle scelte interne al Mipaaf, un settore a cui si sottraggono, per il 2016, 20 milioni da spostare su altre attività evidentemente più care al ministro che ha chiesto più soldi per la valorizzazione dell’agroalimentare e meno per la gestione dell’attività ippica.

Ma anche la gestione amministrativa del ministero riguardo all’ippica è da mettere in discussione, infatti, da una attenta analisi dei documenti, abbiamo rilevato che i conti non tornano. Per il 2016 si prospetta uno stanziamento di 176,8 milioni (meno 20,7 milioni ovvero meno 10,5%) ed una previsione di spesa per gli stessi “capitoli ippici” di solo 170 milioni con un altro “prelievo” di 6,8 milioni destinato non si sa a cosa per cui il taglio ammonta ad oltre 27 milioni.

 

L’incompetenza e la non conoscenza della materia hanno portato il Mipaaf a disinteressarsi completamente della Riforma delle Scommesse Ippiche che sarebbe dovuta e potuta essere in Legge di Stabilità. Ovviamente non hanno fatto niente ed oggi vengono a giustificare i tagli dicendo che cala la raccolta del gioco sulle Corse dei cavalli.

Si tratta di un comportamento inqualificabile e inaccettabile a cui non possiamo che reagire con secche denunce alle autorità competenti ed alla politica alta”.

 

PressGiochi