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Intesa giochi. Casciari (Pd Umbria): “‘Ok a bloccare il ‘Piano sul gioco d’azzardo’ del Governo”

Estremamente opportuna e condivisibile la decisione dell’Umbria e di altre Regioni di bloccare l’iter di approvazione del ‘Piano sul gioco d’azzardo’ proposto dal Governo. Alcuni contenuti del testo concordati soltanto

22 Maggio 2017

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Estremamente opportuna e condivisibile la decisione dell’Umbria e di altre Regioni di bloccare l’iter di approvazione del ‘Piano sul gioco d’azzardo’ proposto dal Governo. Alcuni contenuti del testo concordati soltanto con l’Anci, in discussione nella Conferenza Sto-Regioni fissata per oggi e poi rinviata, rischiano infatti di depotenziare l’azione di prevenzione e contrasto della ludopatia portata avanti da alcune Regioni che hanno già approvato una legge, come l’Umbria”.

 

Così la consigliera regionale Carla Casciari (PD) che individua i punti di maggiore criticità della proposta dell’Esecutivo nazionale, “nell’indeterminatezza delle norme relative alle distanze da sale gioco e scommesse dai ‘luoghi sensibili’ e nella classificazione degli stessi, questioni entrambe rimandate alla discrezionalità dei Comuni”.

Casciari quindi, nel sollecitare la Regione Umbria a proseguire nella sua azione “tesa a migliorare e a rendere più efficaci, in sede di Conferenza Stato-Regioni, i contenuti del Piano sull’azzardo” esprime l’auspicio che venga posta in discussione quanto prima nell’Aula di Palazzo Cesaroni la sua proposta di modifica della legge regionale ’21/2014′ relativa alle “Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico”, già licenziata dalla Terza Commissione e pronta per la discussione in Assemblea.

“La mia proposta di legge – sottolinea Casciari –, che prevede l’equiparazione tra le sale da gioco e le sale scommesse, sottoponendo anche queste ultime ai limiti sulle distanze minime (500 metri) da luoghi sensibili come scuole, centri di aggregazione giovanili e luoghi di culto, va proprio nella direzione auspicata dalle Regioni, che sollecitano una normativa più efficace”.

 

PressGiochi

 

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