19 Aprile 2024 - 17:30

Il CSM dispone a Kessler di tornare in Magistratura, ma il direttore di ADM conferma: “Non lascerò l’impegno preso”

Fuori ruolo da troppo tempo per potervi rimanere ancora. Così il plenum del Csm ha bocciato la richiesta avanzata dall’ex parlamentare del Pd Giovanni Kessler. E ha disposto che torni

22 Maggio 2018

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Fuori ruolo da troppo tempo per potervi rimanere ancora. Così il plenum del Csm ha bocciato la richiesta avanzata dall’ex parlamentare del Pd Giovanni Kessler. E ha disposto che torni a fare il magistrato, assegnandogli il posto di sostituto procuratore a Bolzano, che ricopriva prima di mettere da parte la toga.

Giovanni Kessler, oggi alla guida dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha iniziato la sua carriera in magistratura nel lontano 1985, e magistrato – seppur fuori ruolo – lo è rimasto anche negli anni di impegno parlamentare, poi durante il servizio presso l’Olaf – l’Ufficio antifrode dell’Unione europea – e avrebbe voluto rimanere magistrato nonostante l’attuale impegno a capo delle Dogane di Roma.

Da 18 anni è quindi magistrato pur non avendo incarichi in magistratura. Un periodo troppo lungo che per la legge, e per il Consiglio superiore della Magistratura, non è più possibile protrarre. Per questo l’ex pm trentino, ‘prestato’ alla politica e all’amministrazione, dovrà scegliere cosa fare.

 

Il Csm ha disposto – ma dovrà essere il ministro di Grazia e Giustizia a decretarlo – il suo ritorno tra le fila dei magistrati presso la Procura di Bolzano. Se non dovesse ‘obbedire’ risulterà decaduto. Oppure, considerato che tertium non datur, potrebbe essere lui stesso a dimettersi dalla magistratura.

 

“Vedrò cosa fare – spiega Kessler – ma questa non è una notizia che arriva inaspettata. Sapevo che sarebbe stata questa la decisione e ne prendo atto”. Annuncia che lascerà per sempre la toga: “Un dispiacere più che altro sentimentale – ammette – ma nei fatti mi occupo di altro e voglio continuare a farlo”.

“Di certo non lascerò l’impegno che ho preso. Se sarò obbligato lascerò la magistratura”.

 

Precisa che in questi anni non ha mai avuto nessun vantaggio economico o contributivo per la permanenza in magistratura.

“Una legge di qualche anno fa impone un massimo di dieci anni di fuori ruolo – spiega – se non ci fosse questo limite avrei potuto tornare da qui a qualche anno in ruolo, considerato anche che il pensionamento per i magistrati arriva in età avanzata”.

 

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