28 Marzo 2024 - 23:30

Il comune di Appignano continua ad acquisire informazioni sul gioco e si apre al confronto con gli operatori

Il sindaco della cittadina maceratese, la prima nella regione a farsi portabandiera della battaglia contro gli abusi del gioco con vincita in denaro adottando un regolamento comunale che riprende la

05 Ottobre 2017

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Il sindaco della cittadina maceratese, la prima nella regione a farsi portabandiera della battaglia contro gli abusi del gioco con vincita in denaro adottando un regolamento comunale che riprende la Legge Regionale sul gioco del 7 febbraio 2017, ha incontrato gli operatori del settore dimostrandosi aperto ad un confronto costruttivo sul tema, anche in virtù dell’imminente decreto ministeriale.

 

Due lunghi incontri nel giro di due giorni con la precisa volontà di acquisire ancora maggiori informazioni sul settore del gioco in modo da poter prendere le decisioni migliori nel rispetto dei ruoli e delle priorità. Il primo si è tenuto lunedì 2 ottobre tra l’Amministrazione comunale di Appignano, nella persona del Sindaco Osvaldo Messi con i suoi consiglieri di maggioranza, Paolo Gioacchini, vicepresidente nazionale e responsabile della Regione Marche di As.Tro Confindustria S.I.T. e Paolo Nanni del team Stammi Bene – Dipartimento di dipendenze patologiche.

 

Il secondo, iniziato alle 21,30 di martedì 3 ottobre e terminato ben oltre la mezzanotte, ha visto la partecipazione di tutte le persone presenti alla riunione del giorno precedente più tutti gli esercenti e gestori che operano con apparecchi con vincita in denaro all’interno del territorio comunale di Appignano. Seppur a tratti con toni accessi, ma senza mai eccedere, entrambi i confronti sono stati molto costruttivi e interessanti.

I rappresentanti del Comune, in particolare nel primo incontro, hanno potuto approfondire i diversi punti contenuti all’interno dell’intesa Stato e Regioni firmata lo scorso 7 settembre (ovvero dopo l’approvazione del regolamento comunale di Appignano che, primo nella regione, ha recepito le indicazioni della Legge Regionale sul gioco del 7 febbraio 2017), primo fra tutti quello relativo agli orari di funzionamento degli apparecchi.  L’occasione è stata colta anche per analizzare tutte le altre linee guida contenute all’interno dell’intesa. Linee guida che troveranno applicazione in appositi decreti ministeriali che vedranno la luce entro il mese.

 

Il confronto con gli operatori invece è servito maggiormente per scendere nella realtà più specifica del territorio e di chi vi opera all’interno. Anche grazie alle competenze degli intervenuti, in particolare quelle di Paolo Nanni che da anni si occupa di problematiche legate al mondo del gioco compulsivo, tutte le parti intervenute (Amministrazione Comunale, Dipartimento di dipendenze, Associazione Astro, gestori ed esercenti) si sono trovate perfettamente d’accordo nel riconoscere le questioni sociali legate al gioco, in primis quelle del G.A.P (Gioco d’Azzardo Patologico), e tutti assieme, in perfetta sinergia, hanno dato massima disponibilità nel dare dei segnali forti alla cittadinanza per fare luce sul fenomeno del gioco che, in particolare nelle cosìddette fasce deboli (giovanissimi e anziani), non può essere sottovalutato.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, ha colto l’occasione per ribadire che non esistono pregiudizi di sorta nei confronti degli esercenti e dei gestori che offrono apparecchi con vincita in denaro e tantomeno non vi è alcuna volontà da parte dell’Amministrazione di ledere gli interessi di quella che viene intesa a tutti gli effetti una filiera legale e riconosciuta. Ma al tempo stesso vuole proseguire nella campagna di sensibilizzazione sui problemi legati al gioco eccessivo che nei giorni scorsi li ha visti alla ribalta della cronaca regionale e nazionale.
Su quest’ultimo punto, la sensazione avuta dai partecipanti è quella di poter essere in procinto di intraprendere tutti assieme un percorso comune fatto di informazione, formazione e prevenzione.

Dove non c’è stata intesa è sulle fasce orarie imposte dall’ordinanza in vigore dal primo ottobre: è previsto infatti lo spegnimento degli apparecchi da intrattenimento dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14, dalle 17 alle 20 e dalle 23 alle 2. L’inosservanza di questa disposizione prevede sanzioni da 2000 a 12000 euro. Dagli operatori di settore è stata ritenuta una misura di difficile attuazione, dannosa e inutile in quanto applicata solo ad una porzione limitata di territorio.

A margine dei due incontri, l’amministrazione Comunale, in considerazione di quanto ascoltato ad entrambi gli incontri, si è presa qualche giorno di tempo per decidere sulla richiesta avanzata dai presenti ovvero quella di sospendere gli effetti del regolamento comunale in attesa che esca il decreto ministeriale che dovrebbe fornire ambiti di manovra più chiari per i Comuni e, soprattutto, direttive sugli orari omogenee in tutto il territorio nazionale e d’intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ovvero l’ente che regola il settore del gioco in Italia).

 

In conclusione di incontro, a dimostrazione del fatto che c’è una forte volontà e desiderio di confronto su un tema importante sotto tanti punti di vista, le parti intervenute all’incontro si sono date un nuovo appuntamento per i primi giorni di novembre.

 

PressGiochi