19 Aprile 2024 - 00:52

Guerreschi (Siipac): “L’85% degli italiani boccia le attuali politiche di prevenzione al gioco”

La S.I.I.Pa.C, “Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive”, fondata e presieduta dal Dott. Cesare Guerreschi ha commissionato all’Istituto di ricerca Quaeris un’analisi demoscopica che è stata realizzata nelle scorse

01 Agosto 2016

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La S.I.I.Pa.C, “Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive”, fondata e presieduta dal Dott. Cesare Guerreschi ha commissionato all’Istituto di ricerca Quaeris un’analisi demoscopica che è stata realizzata nelle scorse settimane, col fine di comprendere l’opinione degli italiani rispetto al fenomeno del gioco d’azzardo. Si tratta probabilmente di una delle analisi più complete mai realizzate in Italia.

 

A proposito dei dati rilevati, che verranno presentati nei prossimi mesi in tutta Italia, il Professor Guerreschi ha commentato così: “Confermo la mia linea, rafforzato dal parere degli italiani, che è fondamentale impegnarsi nel fare una formazione seria e professionale del gioco d’azzardo patologico affinché vi sia una forma più concreta di prevenzione, ma è anche indispensabile che le Istituzioni stabiliscano delle nuove norme al passo con i tempi. In particolare, dando un freno ai giochi più gettonati come Gratta e vinci, scommesse, lotterie e giochi on-line, sempre più pericolosi. – prosegue lo psicologo – Allo stesso modo è necessario trovare un metodo efficace per contrastare l’illegalità sempre più fiorente. Noi restiamo dell’idea che i luoghi di gioco ad esso dedicati, come le sale VLT, siano i più sicuri, dal momento che i minori non possono accedervi, e perché dopo una corretta formazione dei gestori sarebbe più facile individuare i giocatori patologici. Auguro buon lavoro a Stato e Regioni per il loro importante compito di questa settimana.”

 

Dati analisi demoscopica – Tra gli italiani che giocano il 65% gioca ai Gratta & Vinci, seguono le lotterie e le scommesse sportive, poi il gioco on-line, il gioco di carte, il bingo e le slot-machine con uno scarso 7%. Un dato preoccupante, per la prima volta rilevato grazie ad un’esplicita richiesta fatta, quello riguardante i Totem, macchine irregolari collegate ai casinò esteri e prive di controllo, ci giocano il 2,2% dei giocatori italiani.

Ci rincuora che il 92% degli italiani ritiene che sia importante che Comuni e Regioni svolgano attività di prevenzione del gioco d’azzardo patologico come informazione e formazione, anche a partire dall’età scolare.

Per quanto riguarda le attuali politiche di prevenzione del gioco, oltre l’85% degli italiani le boccia, principalmente per due motivi, da una parte l’offerta resta troppo capillare sul territorio e dall’altra vi sono ancora troppe persone affette da G.A.P..

Unica area del Paese in positivo, per quanto riguarda le politiche di prevenzione, risulta essere la Provincia Autonoma di Trento, infatti il 60% dei trentini ritiene efficaci le politiche in materia. Bocciata invece la Provincia Autonoma di Bolzano, la più restrittiva d’Italia, dove gli altoatesini lamentano un aumento dei giocatori.

In Italia solo il 15,9% delle persone crede che il gioco andrebbe vietato, mentre oltre il 62% vorrebbe una vera cultura del gioco. La maggioranza assoluta degli italiani entra più volentieri in un locale pubblico sprovvisto di slot-machine e oltre l’80% vorrebbe una riduzione del numero delle macchine presenti presso i pubblici esercizi, tra questi il 70% ritiene che il numero congruo sia di una slot soltanto, e un rimanente 34% a due.

Soltanto il 2,2% vorrebbe 3 o più slot per locale.

 

Come avevamo già sostenuto, le restrizioni orarie sono una misura superflua, infatti circa la metà degli intervistati non ritiene utile stabilire delle fasce orarie per il gioco. Tra sale dedicate al gioco, bar e tabaccherie, gli intervistati ritengono meno pericolose le sale, in quanto non accessibili ai minori. Un altro dato che anche in questi giorni dovrà mettere in guardia il Governo e gli Enti locali, è quello riguardante Gratti & Vinci e scommesse: in Italia infatti oltre un terzo dei cittadini (il 35,8%) crede che sia lecito che i minori acquistino questi prodotti. Infine un ultimo dato, ma forse il più allarmante: il 93% degli italiani ritiene che in Italia il pericolo del gioco d’azzardo illegale sia purtroppo reale.

 

PressGiochi