26 Aprile 2024 - 01:27

Giochi d’azzardo, casinò e scommesse al centro del seminario sul riciclaggio di denaro

Il riciclaggio di denaro attraverso il gioco d’azzardo è un aspetto critico molto importante di questo settore tanto che la IV Direttiva in materia dedica ai casinò e al gioco

10 Marzo 2015

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Il riciclaggio di denaro attraverso il gioco d’azzardo è un aspetto critico molto importante di questo settore tanto che la IV Direttiva in materia dedica ai casinò e al gioco in genere grande attenzione. E’ quanto si afferma in occasione del seminario dal titolo ‘Gioco d’azzardo e casinò, un segmento sempre più importante nella guerra al riciclaggio di denaro’ organizzato quest’oggi da Spectrum Gaming Group e Clarion Events. L’evento vuole focalizzare l’attenzione sui programmi antiriciclaggio connessi al mondo delle scommesse, dei casinò e del gioco online e capire le ragioni per le quali i regolatori degli Stati Uniti, dell’Europa e dell’Asia sono sempre più impegnati nel controllo dei casinò.

Nel corso dell’incontro si è parlato della normativa antiriciclaggio applicata a livello internazionale anche se una parte dell’incontro è stato dedicato ad approfondire le norme adottate nella IV direttiva europea e nel mercato Uk. Si è evidenziata la preoccupazione della Gambling Commissione britannica sul riciclaggio di denaro connesso in particolare agli eventi sportivi. Sono stati affrontati i fattori di rischio sia relativamente al mercato dei casinò online che per quanto riguarda il mondo delle scommesse. I relatori hanno avanzato proposte sulla possibilità di raggiungere una maggiore conformità operativa nei vari campi. Presenti al seminario: Fredric Gushin, Managing Director, Spectrum Gaming Group, Kimberly McCabe, CPA, CAMS, Vice President, AML Services, Spectrum Gaming Group e David Schollenberger, Partner and Head of Gaming Team, Healys LLP.

Come ricordato nel corso del seminario, gli operatori online devono intraprendere una più accurata verifica della clientela e un monitoraggio costante su tutti i clienti. Essi sono tenuti a gestire i rischi più elevati presentati dal fatto che i clienti non sono fisicamente presente a fini dell’identificazione. I casinò on line devono identificare il giocatore quando in una sessione di 24 ore raggiungono la soglia di 2000 euro vinti o in gioco. Secondo questo approccio si tiene in considerazione il ‘turnover’ inteso come il fatturato a rischio riciclaggio di puntate precedenti, con o senza ulteriori quote, prima della fine del gioco. Questo include gli importi che sono scommessi su più di un evento, ad esempio, le vincite di un cliente nel gioco A che vengono poi immessi sul gioco B. “I casinò – ha ricordato Kimberly McCabe – conoscono bene i loro clienti e hanno informazioni approfondite rispetto a qualsiasi altra istituzione finanziaria. Ingenti somme di denaro proveninenti da giurisdizioni segnalate dalle autorità di controllo per avere una alta corruzione e un alto tasso di criminalità presentano maggiori rischi per i casinò. Questo è uno dei motivi per cui occorre conoscere meglio i clienti e la loro fonte di ricchezza per poter individuare eventuali attività sospette. Questo riguarda prevalentemente i rapporti internazionali, più soggetti agli illeciti. Pensiamo a quando ci sono giocatori provenienti da giurisdizioni estere come Macao o da operatori con sede all’estero”.

 

La IV direttiva anti-riciclaggio introduce nell’Unione europea le più recenti raccomandazioni della Financial Action Task Force (FATF/GAFI), il soggetto promotore degli standard globali in materia di contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Nello specifico l’intento della Commissione è stato quello di uniformare e standardizzare le norme antiriciclaggio al livello europeo, al fine di evitare che le misure adottate esclusivamente solo al livello possano avere effetti negativi sul mercato unico europeo.

In particolare la nuova Direttiva estende il suo ambito di applicazione al settore del gioco d’azzardo (non più solo ai casinò come previsto dalla terza Direttiva), e ai reati fiscali, di cui fa esplicita menzione con riferimento alle imposte dirette ed indirette.

L’estensione del campo di applicazione degli obblighi di vigilanza è diretto a tutto il settore dei giochi d’azzardo. Il campo di applicazione della direttiva comprende ora non solo i casinò, già interessati dalla normativa precedente, ma tutto il settore dei giochi in danaro e d’azzardo tra cui quelli on line, con l’obbligo, per i prestatori di questo tipo di servizi di applicare misure di vigilanza alla clientela per le transazioni superiori ai 2000 euro.

D’ora in avanti dunque tutti i destinatari della normativa antiriciclaggio saranno tenuti a rispettare obblighi più stringenti che  mirano a garantire un sempre maggiore livello di trasparenza delle operazioni in Europa in un’ottica di armonizzazione di regole a livello europeo.

C’è infatti un importante ampliamento dell’ambito di applicazione della III Direttiva, che prevedeva limitazioni solo per le case da gioco, senza definirle. La IV direttiva al considerando 14 estende genericamente la normativa antiriciclaggio alle attività dei destinatari esercitate su internet, definendo per “SERVIZI DI GIOCO D’AZZARDO”: servizi che implicano una posta pecuniaria in giochi di sorte, compresi quelli che comportano elementi di abilità, quali le lotterie, i giochi da casinò, il poker e le scommesse, prestati in locali fisici o, a prescindere dal modo, a distanza, mediante mezzi elettronici o altra tecnologia di comunicazione, e su richiesta del singolo destinatario di servizi.

“Estendere la IV direttiva antiriciclaggio al mercato delle scommesse in agenzia rappresenterebbe un carico non indifferente per l’industria, con dei costi significativi. Sarebbe poco pratico e difficile da monitorare nelle agenzie scommesse e ippiche. Attualmente – ha dichiarato Fredric Gushin – in Uk si può scommettere anche in anonimato senza necessariamente avere una propria ID. In Uk ci sono più di 30mila fobt’s che rappresentano il 50% dei profitti dei bookmaker e non si vuole influenzare negativamente questo business.

Ovviamente su questa situazione gli operatori dovrebbero intervenire in maniera positiva per ridurre il rischio di non conformità. Ad esempio attraverso l’uso di carte fedeltà che registrino le scommesse e riducano il rischio di riciclaggio di denaro anche attraverso le fobt’s. L’attuazione della IV direttiva antiriciclaggio – conclude – su tutti i settori connessi al gioco d’azzardo permetterà il raggiungimento di una maggiore conformità nei sistemi internazionali per il contrasto al riciclaggio di denaro”.

 

 

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