Gambino (Sind. Borgaro): “La Regione Piemonte si attivi per contrastare il gioco d’azzardo patologico”

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Gli orari di fruizione delle slot machine sul territorio di Borgaro e le zone dove le stesse non possono essere presenti rimarranno tali e quali a quelle attualmente in vigore.

Lo ha deciso il Tar del Piemonte, che nelle scorse settimane ha bocciato il ricorso presentato dal Borgaro Bingo, che aveva deciso di impugnare l’ordinanza che aveva firmato il 1 novembre di un anno fa il sindaco Claudio Gambino.

Ordinanza che recitava come le macchinette dovessero rimanere spente dalla mezzanotte e fino alle 14 del giorno successivo. Ovvero per quattordici ore giornaliere, diventando uno dei Comuni più “duri” da questo punto di vista di tutta la Città Metropolitana.

Soddisfatto il sindaco Claudio Gambino, che ad inizio consiglio comunale di fine luglio ha definito la sentenza “una vittoria di tutto il consiglio comunale. Fin dal primo giorno in cui questa ordinanza era diventata esecutiva, sapevo di essere dalla parte della ragione. E sapevo anche che, avendo due grandi colossi di questo settore sul mio territorio, avrei dovuto battagliare anche a livello legale per ottenere questa vittoria, degna di Davide contro Golia”.

Il primo cittadino ha però “stuzzicato” la Regione sulla materia: “Ora bisogna smetterla di perdere tempo. L’Ente deve mettere in campo tutte le opzioni possibili e immaginabili per contrastare il fenomeno della ludopatia. Nel 2017 non ci possono essere famiglie sul lastrico per via del gioco”.

A settembre, così come ricordato dalla presidente del consiglio comunale, Maria Mainini, riprenderanno i tavoli contro il gioco d’azzardo intercomunali e metropolitani ai quali Borgaro ha aderito sin dal primo giorno.

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