29 Marzo 2024 - 08:53

Friuli Venezia Giulia. Novità in arrivo alla legge regionale sul gioco: slot machine bandite dai centri storici

Pecoraro (Federcalcio): “Attenzione al mondo delle scommesse” Osservatorio gioco online: l’11 aprile la presentazione della ricerca 2016-2017 sull’evoluzione del settore Non un euro andrà in futuro agli esercizi pubblici, le

23 Marzo 2017

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Pecoraro (Federcalcio): “Attenzione al mondo delle scommesse”

Osservatorio gioco online: l’11 aprile la presentazione della ricerca 2016-2017 sull’evoluzione del settore

Non un euro andrà in futuro agli esercizi pubblici, le attività commerciali e i circoli dediti all’intrattenimento che al loro interno abbiano installate slot machine e simili. È una delle novità contenute nella bozza della proposta di legge sul gioco d’azzardo che il comitato ristretto, presieduto da Gino Gregoris (Cittadini), ha licenziato ieri pomeriggio inviandola alla commissione competente dove l’esame inizierà domani per proseguire ad aprile con una folta lista di audizioni.

Le novità rispetto alla legge in vigore sono diverse. Frutto della “sintesi” realizzata dal comitato, «chiamato – ricorda Gregoris – a mettere a una le diverse proposte presentate».

 

Tra le novità più significative c’è quella dell’assenza di slot per l’accesso ai contributi. Requisito, certificato dal marchio “Slot-free-Fvg”, che prevede l’istituzione e la tenuta di un apposito elenco delle attività senza slot nonché la pubblicità, anche online, dello stesso. L’azzeramento dei contributi non è l’unica bastonata con cui dovranno fare i conti le attività dotate di apparecchi per il gioco lecito. La norma prevedere per queste anche il rincaro dell’Irap (imposta regionale sulle attività produttive), maggiorata dello 0,92% a decorrere dal periodo d’imposta in corso all’1 gennaio 2018.

 

All’opposto, chi deciderà di liberarsi volontariamente di tutti gli apparecchi otterrà uno sconto per tre anni di pari percentuale. Entro cinque anni i centri storici dovrebbero svuotarsi delle macchinette da gioco.

La proposta estende infatti il divieto d’installare slot machine in locali situati a meno di 500 metri dai luoghi sensibili (chiese, scuole, ospedali ad esempio) alle attività che già le detengono e saranno chiamate ad adeguarsi – leggi: disinstallare gli apparecchi – entro cinque anni le sale gioco e scommesse, entro tre le altre.

«Abbiamo infine inserito in legge il divieto di pubblicizzare il gioco sui siti istituzionali e previsto di mettere a disposizione dei gestori materiali informativo sui rischi correlati al gioco d’azzardo», fa sapere Gregoris, soddisfatto per il lavoro svolto dal comitato. «La legge regionale non può risolvere il problema ma intervenire in maniera preventiva sì e credo che il fatto di far sparire dai centri abitati le slot sia già un passo avanti importante».

 

Sulle “sfumature” della stretta non tutti nel comitato sono però d’accordo. «La scelta di negare ogni forma di contributo a chi ha una slot nel suo bar mi sembra eccessiva – afferma Roberto Novelli (Fi) –. Se ad esempio un esercente volesse riconvertirsi proprio per rinunciare in prospettiva alle slot perché negargli il sostegno regionale? La scelta non tiene conto della contingenza economica né del rischio d’impresa».

 

PressGiochi