29 Marzo 2024 - 06:23

Ferrara. Morghen (M5S) chiede di rimuovere le slot machine dalla sala d’aspetto dei pullman

Il M5S chiede alla giunta di revocare la concessione alla società che gestisce la sala d’aspetto dell’autostazione di Rampari San Paolo. Ordine del giorno della consigliera Morghen (M5S) che ritiene

09 Luglio 2018

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Il M5S chiede alla giunta di revocare la concessione alla società che gestisce la sala d’aspetto dell’autostazione di Rampari San Paolo. Ordine del giorno della consigliera Morghen (M5S) che ritiene l’attività “incompatibile con quanto previsto come attività prevalente di biglietteria e stazione di servizio terminal” visto che sarebbero presenti nella sale delle slot machine.

Nonostante i richiami dell’Amministrazione comunale, le slot machine sono rimaste. E il bar, che dovrebbe fungere da biglietteria, non permetterebbe neppure l’utilizzo dei bagni se non previa comsumazione.

La richiesta arriva tramite un ordine del giorno presentato dalla consigliera comunale Ilaria Morghen che rileva con forza come, nonostante una nota di richiamo da parte dell’amministrazione comunale nel 2017 per la presenza di macchine slot nel locale, frequentato anche da studenti nei periodi in cui sono aperte le scuole, “i concessionari non hanno minimamente rimosso tali congegni”. Eppure il Comune ha da poco rinnovato il contratto.

“La presenza di slot machines all’interno dell’immobile – sottolinea la consigliera pentastellata – è da ritenersi incompatibile con quanto previsto come attività prevalente di biglietteria e stazione di servizio terminal pullman anche alla luce dell’adesione del comune di Ferrara al manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo”.

Inoltre, osserva Morghen, “non troviamo particolarmente meritevole di tutela anzi potenzialmente dannoso il fatto che si vendano superalcolici in un luogo regolarmente frequentato da autisti del servizio pubblico” e “tale attività inoltre non rispetta neanche la funzione di biglietteria in quanto relega tale attività ad un distributore automatico posto al di fuori del locale, chiudendo quando le condizioni climatiche sono avverse (es. in caso di neve l’attività è rimasta chiusa) e rendendo così assolutamente superflua la sua presenza ai fini della rivendita di biglietti di viaggio”.

Secondo la consigliera, anziché essere svolta in maniera prevalente – come previsto dalla concessione – l’attività di biglietteria e sala d’aspetto, nei locali è stata avviata “una attività puramente privata che non consente agli utenti di: sostare all’interno della stessa in attesa se non previa consumazione (il bar è fornito tra l’altro di pochi posti a sedere destinati ai soli clienti): il risultato è che, anche in condizioni climatiche avverse, gli utenti del servizio di trasporto pubblico non hanno dove ripararsi in nessun modo; non consente l’uso dei bagni, anzi con apposito cartello ne impedisce l’utilizzo se non previa consumazione”.

Per questo, la richiesta è drastica: “revocare immediatamente tale concessione”, che “alla sua naturale scadenza di tre anni  non doveva essere rinnovata” e farlo “per esigenze di pubblico interesse in qualunque momento senza necessità di congruo preavviso”.

 

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