19 Aprile 2024 - 09:13

Fenomeno retrogaming: alla scoperta del culto dei videogame vintage

Un pizzico di nostalgia alimentata dai ricordi di infanzia per qualcuno, il fascino delle tecnologie vintage per altri e, per tutti, un’innata passione per qualunque tipologia di videogioco: sono questi

24 Aprile 2019

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Un pizzico di nostalgia alimentata dai ricordi di infanzia per qualcuno, il fascino delle tecnologie vintage per altri e, per tutti, un’innata passione per qualunque tipologia di videogioco: sono questi gli ingredienti alla base di un fenomeno di massa esploso negli ultimi anni e, rapidamente, trasformatosi in un’occasione di business per i big player del settore del gaming.

 

Sembra quasi un paradosso: mentre le console e i computer dedicati al gaming si evolvono trasformandosi in concentrati di tecnologie capaci di offrire ai giocatori un’esperienza di gioco sempre più vivida ed interattiva, cresce l’esercito degli appassionati che riscoprono titoli d’epoca, rapiti dal fascino del 2D e delle musiche monofoniche.

 

Difficile tracciare con precisione le origini di questa tendenza: sin con l’avvento dei primi PC, d’altra parte, in Italia come nel resto del mondo gli appassionati hanno iniziato a riscoprire i grandi classici del passato, grazie ai cosiddetti “emulatori”, ovvero software in grado di imitare il funzionamento delle primissime console (Atari, NES, Sega Mega Drive, Game Boy, ecc.) e di rendere possibile l’accesso a vasti cataloghi di videogiochi d’epoca.

 

I grandi brand internazionali protagonisti del mondo del gaming per certi versi hanno tardato a prendere atto di questo trend, ma proprio negli ultimi anni il retrogaming, da fenomeno di nicchia, ha assunto sempre più i contorni di una moda pronta a esplodere.

 

Tra i primi esperimenti figura quello messo in atto da Nintendo: nel novembre del 2016 il celebre produttore nipponico lancia sul mercato il Nintendo Classic Mini: NES. La console altro non è che una fedele riproduzione in miniatura dello storico Nintendo Entertainment System (NES), con integrati 30 dei più celebri titoli ad 8-bit pubblicati tra il 1985 ed il 1993 (tra cui Castelvania, Donkey Kong, Super Mario Bros. e The Legend of Zelda solo per citare alcuni dei più famosi).

 

Con oltre 2,3 milioni di unità vendute già agli inizi del 2017, l’operazione di Nintendo si rivela un chiaro successo. Di lì a poco, segue il lancio del Nintendo Classic Mini: Super Nintendo Entertainment System, con un riscontro, ancora una volta, più che positivo.

 

Gli ottimi risultati ottenuti da Nintendo aprono ufficialmente la stagione dei revival e in men che non si dica vengono annunciati i lanci delle repliche di altre console degli anni Ottanta e Novanta entrate nella storia del gaming (e nel cuore di centinaia di migliaia di appassionati), tra cui il Commodore 64, l’Atari 2600 ed il Sega Mega Drive.

 

Il 3 dicembre 2018 anche la Sony si unisce al trend del retrogaming, con il lancio internazionale di PlayStation Classic, riedizione in formato compatto della prima, celeberrima console della serie, comparsa per la prima volta sul mercato nipponico 24 anni prima, nel 1994. Seguendo la stessa formula adottata da Nintendo, la console propone una selezione dei titoli più celebri e amati dagli appassionanti per il primo sistema di gioco di casa Sony (tra cui Final Fantasy VII, Metal Gear Solid, Resident Evil e Tekken 3).

 

La moda dei videogame vintage, poi, trova espressione anche in molti altri ambiti, dalla musica al cinema (basti pensare alle recenti pellicole Disney Pixar della serie Ralph Scaccattutto), portando persino alla nascita di titoli dedicati all’interno dei casinò online, dove celebri videogame del passato vengono riproposti in una chiave inedita, con puntate e premi in denaro, nel chiaro stile delle sale gambling virtuali (qui per un esempio).

 

Oltre ad eventi, fiere e nutrite comunità online dedicate al culto dei videogame anni Settanta, Ottanta e Novanta, il retrogaming ispira ormai anche attività commerciali e locali, dove tra un panino ed una birra gli avventori hanno la possibilità di divertirsi con i classici arcade delle sale gioco, con flipper vintage e postazioni allestite con le più amate console di ieri e di oggi (trovi un esempio a questo link).

 

 

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