29 Marzo 2024 - 14:05

FEE: un consorzio per la difesa e la rivalutazione del comparto del Comma 7

Scrollarsi di dosso i pregiudizi troppo spesso legati al gioco a vincita e presentarsi presso i tavoli istituzionali come una realtà totalmente nuova che rappresenta il settore dell’intrattenimento e del

15 Maggio 2017

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Scrollarsi di dosso i pregiudizi troppo spesso legati al gioco a vincita e presentarsi presso i tavoli istituzionali come una realtà totalmente nuova che rappresenta il settore dell’intrattenimento e del divertimento puro italiano.

 

Con questa finalità è nato in questi giorni il Consorzio FEE (Family Entertainment Expo), conseguenza naturale del lavoro realizzato in occasione della manifestazione fieristica di marzo.

Fee nasce sull’onda dell’emergenza scaturita in seguito all’adozione da parte di alcune regioni di divieti ai minori agli apparecchi da gioco ticket redemption. La preoccupazione per i risvolti economici che queste misure possono causare ha convinto le aziende ad unire le forze e dare una risposta compatta su questo fronte a tutti gli imprenditori che stanno vivendo questo disagio.

Il successo riscosso tra le aziende espositrici in occasione della fiera tenuta al Centro Congressi di Riccione e l’enorme apprezzamento ricevuto da parte dei numerosi visitatori, quindi, ha fatto sì che quella di marzo non rimanesse un appuntamento unico ma si traducesse in un’attività costante perseguita dalle aziende anche attraverso un lavoro di rappresentanza.

 

“In Fee, – ha commentato Mauro Zaccaria, presidente del nuovo organo consorziale – gli operatori del settoresi sono finalmente sentite rappresentati da un gruppo di aziende che hanno deciso di prendere in mano la situazione e difendere direttamente quel comparto che potremmo definire ‘amusementonly’.

Dopo la manifestazione, è stato naturale proseguire su questa linea e continuare a portare avanti un argomento più concentrato esclusivamente sui comma7”.

Effettivamente ad oggi mancava una realtà che rappresentasse e difendesse in maniera esclusiva il comma 7. Evidentemente per le aziende che hanno deciso di sostenere questa nuova realtà, le associazioni esistenti rappresentando maggiormente il comparto dei comma 6 sono state troppo concentrate negli anni a lavorare per il comparto dei giochi a vincita.

A pochi giorni dalla nascita del consorzio, sono già numerosi gli incontri per pianificare il lavoro da realizzare anche in collaborazione con le altre organizzazioni; si tratta quindi di un consorzio di aziende che operano nel comma 7 ma che cerca di coadiuvare e coordinare il lavoro anche con le altre realtà. E non è detto che il matrimonio con la Fiera di Vicenza tra amusement, Enada e le associazioni di categoria, in particolare Sapar, sia obbligatoriamente destinato a finire. Anzi.

 

 

“Il consorzio – continua Zaccaria – segue l’esperienza della fiera di Riccione e siamo decisi a fare in modo che questa sia solo la prima di molte edizioni, indipendentemente da quale sarà l’organizzazione fieristica alla quale ci affiancheremo per la sua realizzazione. Aperti anche a rientrare all’interno di Enada purché si mantenga il nostro marchio distintivo del Family Entertainment Expo. La realizzazione di manifestazioni che possano mettere in mostra i prodotti da puro intrattenimento per i minori e non, è uno dei nostri obiettivi principali, per questo nelle prossime settimane incontreremo anche la Fiera di Vicenza per valutare l’eventualità di replicare a breve l’esperienza anche ad ottobre. Allo stesso modo stiamo dialogando anche con Sapar per comprendere i margini di collaborazione possibili in relazione all’obiettivo principale del nostro consorzio, la difesa e la rivalutazione del comparto del Comma 7”.

 

Il Consorzio all’atto costitutivo ha visto la partecipazione di una trentina di aziende e in queste ore il lavoro è frenetico per la raccolta delle iscrizioni. Al ‘timone’, Mauro Zaccaria di Tecnoplay come presidente e Alessandro Lama di Dedemnel ruolo di vice presedente. Tra gli amministratori anche Franco Sorte di Harding, Tiziano Tredese di Elmac, Roberto Marai di Faro Games e Luca della Rosa di Cogan, che tanto hanno lavorato per la realizzazione della prima edizione di Fee.

 

“Il nostro interesse – conclude il presidente – è intervenire presso i tavoli tecnici decisivi per il settore attraverso il neonato consorzio sia a livello regionale presso quelle amministrazioni che hanno messo mano ad una nuova regolamentazione delle sale giochi e degli apparecchi comma 7, sia presso l’Agenzia dei Monopoli di Stato per quanto riguarda il decreto di omologa degli apparecchi ancora in attesa di essere emanato”.

 

Cristina Doganini – PressGiochi