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Emilia Romagna. Croatti (M5S): “La vecchia politica non si smentisce mai”

“Sembrava cosa fatta e invece la vecchia politica non si smentisce mai”. Nel mirino del senatore pentastellato Marco Croatti c’è la delibera Regionale (Emilia Romagna) 831/17 che, tra le tante

08 Novembre 2018

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“Sembrava cosa fatta e invece la vecchia politica non si smentisce mai”. Nel mirino del senatore pentastellato Marco Croatti c’è la delibera Regionale (Emilia Romagna) 831/17 che, tra le tante misure di contrasto all’azzardo, ha previsto che le sale slot e altri esercizi, come i bar al cui interno vi fosse la presenza di slot e vlt, rispettassero la distanza minima di 500 metri dai luoghi sensibili come parrocchie, scuole e altri luoghi di aggregazione giovanile. Tutti i concessionari di sale slot in difetto di proroga avrebbero dovuto inevitabilmente spostarsi, mentre per i bar ed altri esercizi commerciali è stato disposto il divieto di installazione di nuove macchinette e la cessazione dal servizio alla scadenza naturale del contratto col concessionario.

 

 

“Ora la Regione Emilia-Romagna a guida PD – tuona Croatti – cerca di travisare queste norme sul gioco d’azzardo, inasprite recentemente con l’approvazione del Decreto Dignità del Governo del Cambiamento, cercando di favorire e tutelare le lobby del gioco d’azzardo così come è avvenuto già col governo Letta nel 2012 che a fronte di una frode di 90 miliardi ai danni dello Stato da parte dei concessionari di slot machine, con un decreto la sanzione venne ridotta a meno di due miliardi. Il forte segnale di cambiamento dato dal governo sembra non essere condiviso e contrastato da alcune regioni, si spera che con le elezioni regionali del 2019 arrivi la spinta per cambiare davvero l’intero Paese”.

 

 

“In realtà – commenta l’avv. Geronimo Cardia che da anni segue la questione  – la “vecchia politica” ha concepito distanziometri viziati da errori tecnici che invece di limitare l’offerta legale la eliminano, penalizzano ulteriormente gli utenti problematici e patologici che con la loro compulsività finiscono nelle maglie della intanto dilagante offerta illegale, fanno perdere gettito erariale da emersione, fanno chiudere aziende sane e licenziare dipendenti fino ad oggi incaricati di pubblico esercizio al servizio dello Stato. La Nuova Politica potrebbe quindi non perdere l’occasione di dare al fenomeno la giusta lettura e le giuste ed efficaci soluzioni. Ma per dare le giuste risposte occorrerebbe porsi le giuste domande”.

 

PressGiochi

 

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