29 Marzo 2024 - 11:06

Emilia Romagna. Bernardi (Sapar): “La legge regionale ha effetto espulsivo su oltre 600 sale gioco”

“Lo abbiamo scritto e detto in tempi non sospetti il 27 luglio 2017 , all’udienza conoscitiva del DEFR 2018, udienza convocata dalla commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta proprio dal

09 Novembre 2018

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“Lo abbiamo scritto e detto in tempi non sospetti il 27 luglio 2017 , all’udienza conoscitiva del DEFR 2018, udienza convocata dalla commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta proprio dal consigliere Andrea Bertani, al quale è stato consegnato il materiale conoscitivo riguardante la Delibera della  Giunta regionale 831-2017 e la legge 5/2013 e successive 4 modifiche. È stata usata un’interpretazione della legge regionale dell’Emilia Romagna che ha confuso i gestori con i concessionari, usando l’interpretazione della Legge regionale della Lombardia in materia di gioco, mentre la normativa è sempre stata così”.

Così Eugenio Bernardi, vice presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Sapar, commentando le recenti notizie relative ai criteri di attuazione della Legge Regionale dell’Emilia Romagna in materia di giochi.

 

“Per quanto riguarda la proroga vera e propria – prosegue Bernardi – , l’abbiamo chiesta anche noi come associazione di gestori in audizione alla IV Commissione Politiche per la salute e politiche  sociali  sul “ – Progetto di legge sulla promozione della salute, del benessere e sulla prevenzione primaria n. 7337”, perché non c’è il tempo materiale di spostare le sale. La Regione forse non sa bene a cosa va incontro, tanti Comuni si stanno fermando nella delocalizzazione dei punti gioco perché hanno paura che gli vengano chiesti i danni, come sta pensando di fare il Comune di Noceto (PR). Il comune di Fidenza, invece, ha sospeso il tutto in attesa delle decine di ricorsi al TAR Emilia Parma e Bologna. Nel complesso, la normativa comprende misure molto teoriche ma poco pratiche visto che è retroattiva, molti amministratori sono in difficoltà, perché i piani urbanistici, vedi Comune di Parma, non consentono queste delocalizzazioni, avendo fatto un piano urbanistico estremamente restrittivo.

 

A questo punto, aspettiamo di essere ricevuti dall’assessore Corsini, che finora non l’ha ancora fatto nonostante le nostre richieste”.

Prosegue quindi il vicepresidente Sapar: “Non c’è alcuna proroga, a differenza di quanto sostiene il consigliere Bertani del Movimento 5 Stelle, ma è stata chiesta per salvaguardare imprese e dipendenti,  così come è stata concessa in Puglia, Abruzzo e Liguria quando è stato compreso il danno che avrebbe arrecato l’attuazione di tali leggi. I dati raccolti da Sapar tramite le richieste di accesso agli atti alle AUSL Emilia Romagna, secondo i quali risultano in cura nel 2017 circa n.1.500 utenti per il gioco patologico in senso generale, senza distinzione di tipologia di gioco con cui si è sviluppata la patologia.

I dati mostrano nella sostanza una certa stabilità rispetto agli anni precedenti e inoltre che la dipendenza da alcol e mediamente dalle 5 alle 10 volte superiore a quella del gioco patologico.

 

Il Consigliere Bertani ha affermato che bisogna salvaguardare anche le imprese, oltre che i malati di GAP,  evidentemente non ha approfondito sufficientemente la questione, il Movimento 5 stelle che continua a fare campagna elettorale sul gioco e poi istituisce la lotteria degli scontrini, non mi pare molto coerente, come non sono coerenti tutte quelle leggi regionali e ordinanze comunali  che colpiscono con distanziometri o con limitazioni orarie una sola tipologia di giochi riconosciuta da leggi statali, ovvero gli apparecchi da gioco comma 6 del 110 TULPS e non toccano tutte le altre tipologie di giochi, come online, lotterie ecc., l’ultimo studio del CNR di Pisa è emerso addirittura che non sono le AWP o slot dei bar il vero pericolo.

 

Per noi imprenditori del gioco legale e autorizzato dalla Stato, per i nostri dipendenti e per le loro famiglie non ci sono più diritti? Le sigle sindacali  saranno investite dalla problematica delle migliaia di licenziamenti qualora chiudessero ( vista la quasi totalità dell’impossibilita di delocalizzarsi) le centinaia di sale dedicate sparse sul territorio emiliano romagnolo nei prossimi mesi, causa distanziometro dei 500 mt dai luoghi sensibili?”

 

Amara la conclusione di Bernardi: ”Credo  che una buona informazione sarebbe più utile e darebbe nel tempo risultati migliori  dei divieti o dei bonus agli esercenti ‘Slot free ER’ che disinstalleranno solo gli apparecchi dai bar, perché il proibizionismo non ha mai risolto alcuno dei problemi che si prefiggeva di combattere. Prevenire, informare e non proibire: solo così sarà possibile aiutare i soggetti fragili predisposti alle dipendenze”.

PressGiochi