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Dl Dignità: respinti gli emendamenti volti a salvare le sponsorizzazioni dal divieto pubblicitario del gioco d’azzardo

“Il Governo è contrario a lasciare maglie troppo larghe ad attività promozionali che possono essere gestite con finalità non condivisibili. A giudizio dell’Esecutivo, pertanto, le sponsorizzazioni basate sui giochi non

25 Luglio 2018

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“Il Governo è contrario a lasciare maglie troppo larghe ad attività promozionali che possono essere gestite con finalità non condivisibili. A giudizio dell’Esecutivo, pertanto, le sponsorizzazioni basate sui giochi non sono meritevoli di sostegno, considerando anche l’impatto della ludopatia sui bilanci delle regioni”.

E’ quanto affermato il sottosegretario Davide Grippa spiegando la scelta delle commissioni di respingere gli emendamenti del Pd e di Forza Italia volti a salvare le sponsorizzazioni dal divieto totale della pubblicità dei giochi d’azzardo previsto dal Governo nel Decreto Dignità.

Per Antonio Martino di FI, “l’intervento del Governo parta dall’erroneo presupposto che la pubblicità sia il vero male della ludopatia, arrivando a estendere il divieto anche alle sponsorizzazioni che invece possono consentire il reperimento di risorse finanziarie”. “Le sponsorizzazioni – spiega infatti l’on. Pd Silvia Fregolet – rappresentano cosa diversa, considerato che le risorse da esse ricavate sono state utilizzate per il restauro di molti beni culturali a cominciare dalla Reggia di Venaria, che ha beneficiato di una quota di finanziamenti provenienti dal superenalotto. Ritiene, infatti, che le forme legali di sponsorizzazioni, lungi dall’incrementare il ricorso al gioco d’azzardo possano consentire di ricavare risorse necessarie”.

“Si tratta di un divieto – ha proseguito Martino – che si rivelerà inefficace, come dimostra il fatto che il numero dei fumatori non è diminuito nonostante il divieto di pubblicità delle sigarette”.

Non della stessa opinione il penta stellato Massimo Baroni secondo il quale “attualmente il divieto di organizzare eventi di gala in cui siano chiaramente esposti i loghi di case produttrici di sigarette non determina particolari problemi. Pertanto, non dovrebbe costituire un problema in futuro l’analogo divieto riguardante le aziende del gioco d’azzardo”.

“Il collega Baroni – ha quindi commentato Claudio Mancini del Pd – travisa completamente il senso degli emendamenti presentati dal suo gruppo. Essi, infatti, sono volti ad escludere dal divieto di pubblicità le società che fanno sponsorizzazioni di attività di mecenatismo con giochi regolarmente autorizzati. Si tratta, infatti, non di pubblicità del gioco ma di pubblicità del marchio. Quelli presentati dal gruppo del Partito democratico non sono, pertanto, emendamenti ostruzionistici e su essi si aspetta un’interlocuzione con il Governo che spieghi nel merito le motivazioni del parere contrario”.

 

“Quanto testé affermato dal sottosegretario Crippa – ha concluso l’on. Martino – il segno del dilettantismo del Governo, in quanto equivale a vietare l’uso delle automobili allo scopo di prevenire gli incidenti”.

 

Le Commissioni hanno quindi respinto gli emendamenti Martino, Fregolent e Del Barba che richiedono la soppressione del secondo periodo del comma 1 dell’articolo 9 per evitare di coinvolgere nel divieto di pubblicità anche la sponsorizzazione, istituto ben diverso dalla pubblicità.

 

 

PressGiochi

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