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Dl Dignità. Panucci (Confindustria): “Stop alla pubblicità dell’azzardo, misura eccessiva”

“Lo stop alla pubblicità è una misura eccessiva su gioco d’azzardo” Lo ha dichiarato il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, in audizione di fronte alle commissioni Finanze e Lavoro

18 Luglio 2018

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“Lo stop alla pubblicità è una misura eccessiva su gioco d’azzardo”
Lo ha dichiarato il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, in audizione di fronte alle commissioni Finanze e Lavoro della Camera all’interno dell’esame del Decreto Dignità.

 

Secondo la direttrice generale dell’associazione degli imprenditori, Marcella Panucci, il decreto dovrebbe essere corretto, per garantire una crescita sostenibile e inclusiva del paese, favorendo la competitività delle imprese e valorizzando il lavoro. Confindustria è convinto che con i nuovi contratti inseriti nel Dl Dignità, non ci sarà una diminuzione della precarietà, come invece sostenuto dal governo, «la migliore strada – proseguono gli industriali – è agire sul costo del contratto a tempo indeterminato, con una riduzione netta del costo del lavoro». Contestato anche lo stop alla pubblicità dei giochi d’azzardo: «Ci sembra eccessivo – commenta la Panucci – sono attività lecite che se troppo vincolate rischiano di dare spazio a quelle illecite».

 

Dopo le polemiche per il divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo, è l’audizione alla Camera del direttore generale Marcella Panucci a innescare uno scambio pesante di accuse. «Così si disincentivano gli investimenti e si limita la crescita». E Luigi Di Maio replica: «Fa terrorismo psicologico». Secondo il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico il decreto Dignità combatte il precariato e permette di creare quelle condizioni che sono la base per fare impresa, per rilanciare i consumi e per creare un circolo virtuoso. Per questo il vicepremier ritiene «gli effetti del decreto Dignità porteranno anche Confindustria a questa conclusione. Siamo dalla parte dei cittadini, e non faremo nessun passo indietro». Tutto il MoVimento 5 Stelle è compatto contro Confindustria: «Gli attacchi che sta facendo al Decreto dignità sono inaccettabili. Sui presunti effetti negativi sull’occupazione di cui parla Confindustria per la limitazione dei contratti a termine è bene chiarire che non si basano su dati scientifici e che perdono di vista il reale problema dei contratti a tempo rinnovati senza criterio: non assicurare alcuna stabilità ai lavoratori solo per non vincolare gli imprenditori», ha dichiarato Davide Tripiedi, vicepresidente della commissione Lavoro della Camera.

 

PressGiochi