19 Aprile 2024 - 21:30

Dl Dignità: la stessa Lega chiede modifiche al testo, da valutare ancora perdite derivanti dallo stop alla pubblicità

A una settimana dal via libera del CdM manca ancora il testo finale e il ritardo ha provocato attacchi da parte delle opposizioni. Il Capo dello Stato sta aspettando la versione

11 Luglio 2018

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A una settimana dal via libera del CdM manca ancora il testo finale e il ritardo ha provocato attacchi da parte delle opposizioni. Il Capo dello Stato sta aspettando la versione ufficiale e già ieri aveva lasciato intendere di essere pronto a firmarla, chiedendo solo che sia motivata l’urgenza.

Sergio Mattarella ha fatto sapere che non sono stati riscontrati impedimenti alla firma del provvedimento licenziato dal consiglio dei ministri il 2 luglio scorso. Ma resta in attesa del “documento bollinato dalla Ragioneria dello Stato per procedere”. La pubblicazione in Gazzetta ufficiale sarebbe “imminente”.

Intanto la capigruppo di Montecitorio ha annunciato che l’Aula inizierà a discutere il testo a partire dal 24 luglio e poi il 25-26 si procederà con la votazione.

Tra le parti che sarebbero ancora al vaglio dei tecnici ci sarebbe lo stop alle pubblicità sul gioco d’azzardo per il quale si devono considerare le eventuali perdite di introito. Fonti del governo però, assicurano che il testo sarà presentato nelle prossime ore.

Ma non ci sono solo le polemiche sui tempi: la Lega infatti insiste nel chiedere che vengano fatte modifiche al testo una volta arrivato in Aula. Iniziativa di Luigi Di Maio, il decreto sta spaccando il centrodestra con Forza Italia che fa pressione sul Carroccio perché, se restasse così come è, l’intervento “sarebbe un danno per le aziende”. A dirlo chiaramente è stato Silvio Berlusconi che domenica 8 luglio ha scritto una lettera al Corriere della Sera definendo il provvedimento “simbolo di un’ideologia della sinistra dirigista”.

 

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