19 Aprile 2024 - 05:50

Delega fiscale. Pomante: “L’esclusione del gestore dalla filiera non garantisce il miglioramento dell’offerta”

L’attuale disciplina in materia di apparecchi da intrattenimento prevede una filiera composta da tre soggetti (esercente, terzo raccoglitore, concessionario) tutti responsabili solidalmente dell’obbligazione erariale nei confronti dello Stato.

11 Marzo 2015

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L’attuale disciplina in materia di apparecchi da intrattenimento prevede una filiera composta da tre soggetti (esercente, terzo raccoglitore, concessionario) tutti responsabili solidalmente dell’obbligazione erariale nei confronti dello Stato.
Al contrario dell’esercente e del concessionario, tuttavia, il terzo raccoglitore – spiega l’avvocato Gianluca Pomante – non viene considerato parte essenziale della filiera e il provvedimento all’esame della commissione parlamentare potrebbe escluderlo dal mercato, peraltro senza fornire alcuna garanzia di miglioramento del servizio, di maggior gettito erariale, di maggior tutela del consumatore.

Il Servizio

Non sembra potersi ipotizzare, con l’introduzione delle c.d. mini VLT, in sostituzione delle attuali AWP, un miglioramento del servizio derivante dalla gestione diretta degli apparecchi da parte del concessionario. La gestione software, infatti (possibile anche con una nuova versione delle AWP controllata a distanza) non consente comunque di intervenire sull’hardware, per cui i concessionari dovrebbero in ogni caso attivare una rete di assistenza tecnica, non potendo delegare agli esercenti la sostituzione dei componendi difettosi o rotti, lo sblocco delle gettoniere o degli hopper, ecc.

Il gettito
Non sembra potersi ipotizzare neppure un maggior gettito erariale, giacche gli apparecchi di tipo VLT andrebbero ad operare in locali provvisti di sola licenza 88 Tulps e con caratteristiche ben diverse dagli attuali esercizi commerciali disciplinati dall’art. 86 Tulps. Ad una riduzione del parco macchine installate farebbe seguito necessariamente una forte diminuzione del gettito erariale, con conseguenze per il consumatore ben più devastanti
Il controllo diretto da parte del concessionario, inoltre, sottrae allo Stato ogni possibilità di verifica degli incassi che attualmente è garantita dal terzo raccoglitore. Attraverso l’analisi del contratto, dei contatori e delle fatture, infatti, è possibile ricostruire il gettito reale derivante dagli apparecchi. Nel momento in cui il concessionario provvede direttamente al prelievo e alla fatturazione nei confronti dell’esercente, tale controllo viene meno e la successiva trasmissione dei dati a Sogei non garantisce l’Erario da eventuali errori di contabilizzazione.
La tutela del consumatore

Le VLT sono basate su software progettati per apparecchi da casinò, molto più aggressivi di quelli residenti sulle AWP. L’introduzione di banconote in luogo di monete metalliche aumenta di molto la tendenza all’insorgenza di ludopatie e la rapidità con la quale è possibile impegnare somme importanti nel gioco. Occorre inoltre rilevare che anche le vincite sono di molto superiori  a quelle delle AWP, che sarebbe presente il Jackpot, che, in sostanza, l’introduzione di tali apparecchi sarebbe in contrasto con gli obiettivi di tutela del consumatore dai fenomeni di ludopatia dichiarati anche in sede comunitaria
La tutela della concorrenza e del mercato

La concentrazione del mercato del gioco nelle mani di pochi concessionari – conclude l’avv. Pomante – non garantirebbe gli esercenti (anzi, favorirebbe un accordo tra poche grandi aziende in danno del mercato) e la riduzione delle sale in cui è possibile installare gli apparecchi contribuirebbe ulteriormente ad accrescere il potere contrattuale di dette aziende in danno di chi intende installare gli apparecchi (al contrario, con le AWP, il terzo raccoglitore, potendo influire sulle percentuali da concedere all’esercente e garantendo una maggiore polverizzazione e mobilità del mercato, impedisce fenomeni di concentrazione).

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