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Delega Fiscale. Il Sottsegr. Baretta a Milano: “Contro l’illegalità, sostituzione del parco macchine con ‘AWP da remoto’ collegate al sistema centrale”

“I tempi di approvazione del decreto di attuazione dell’art. 14 della delega fiscale sui giochi sono ormai veramente brevi. A giorni presenteremo il testo in Consiglio dei Ministri nella speranza

16 Marzo 2015

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“I tempi di approvazione del decreto di attuazione dell’art. 14 della delega fiscale sui giochi sono ormai veramente brevi. A giorni presenteremo il testo in Consiglio dei Ministri nella speranza di arrivare ad un testo definitivo entro giugno”. Pierpaolo Baretta, sottosegretario all’economia con delega ai giochi apre così il suo intervento questa mattina a Milano in occasione dell’incontro dal titolo ‘Verso il decreto su gioco d’azzardo’, coordinato dall’on. Franco Mirabelli, Capogruppo PD in Commissione Parlamentare Antimafia.

A partecipare all’incontro, oltre ad esponenti di associazioni ‘no-slot’, Emilia De Biasi, Presidente della Commissione Sanità del Senato, Ada Lucia De Cesaris, Vicesindaco di Milano, Angela Fioroni, Segretaria Legautonomie Lombardia e Paolo Petracca, Presidente Acli Milano.

“Il fenomeno del gioco d’azzardo – ha spiegato Baretta – è talmente ampio che negli ultimi anni è divenuto una priorità sociale. Il tema delle entrate, con gli 8 miliardi che lo Stato introita dal settore e che indubbiamente sono molto importanti, non è l’unico criterio che lo Stato tiene in considerazione. La prima priorità del nostro Governo è la tutela della salute pubblica. Per tutelare la salute pubblica l’unica via è quella di diminuire l’offerta”.

Baretta ricorda gli interventi sugli apparecchi da gioco proposti nel decreto attuativo. “Per ridurre l’offerta – continua – verranno inserite nuove regole, come non più di 6 apparecchi da gioco per ogni locale, macchine non visibili dall’esterno, totale divieto di gioco ai minori, e uno spazio di non meno di 7 mq per ogni apparecchio”.

“Sulla tutela dei minori per vietare loro il gioco – spiega il sottosegretario – occorre in primis che l’accesso alle macchinette venga mediato dal gestore del locale e la sua responsabilità è esplicitata e sanzionata dal decreto”.

“Seconda priorità: lotta all’illegalità. Il contrasto all’illegalità viene attuato in due modi: attraverso la riaffermazione della riserva statale sul sistema di gioco da realizzare con il regime concessorio; secondo, attraverso la sostituzione delle attuali macchine da gioco da completare nel giro di un paio di anni in favore di macchine – definite dal sottosegretario (ndr) – ‘AWP da remoto’ collegate al sistema centrale”.  Il terzo modo per contrastare l’illegalità è quello di inasprire le possibilità di accesso al sistema giocata. Per quanto riguarda invece l’utilizzo della tessera del giocatore ritengo che i tempi non siano ancora maturi; è un tema delicato e non ancora ben approfondito.

A questo quadro – ha continuato Baretta – si aggiunge anche l’istituzione di un fondo che si affianca ai 50 milioni che la legge di Stabilità ha già stanziato per la ludopatia con l’obiettivo ci realizzare progetti di prevenzione e controllo dedicati alla salute”.

Altro tema toccato da Baretta è quello della pubblicità: “tema ancora aperto – ha detto – perché a livello europeo non c’è una legislazione che proibisce la pubblicità del gioco. Nel decreto si parla di orari in cui vietare le pubblicità oltre alle fasce protette , ma questo non basta. Occorre ancora discutere insieme su questo aspetto e la sede ideale sarà il Parlamento. La volontà del governo è quella di cercare percorsi condivisi. Nella riorganizzazione dell’offerta – ha continuato – occorre evitare che nelle città ci siano zone pulite e zone a luci rosse. Non possiamo pensare che i centri storici siano puliti mentre le periferie si riempiano di sale giochi”.

 

SB – PressGiochi