29 Marzo 2024 - 15:02

Decreto giochi. E’ scontro tra Palazzo Chigi e il Mef

Un segnale. Simbolico, ma indicativo. Matteo Renzi a Palazzo Chigi non ha mai voluto ricevere nessun rappresentante dell’industria dei giochi, né italiano e neppure straniero. Insomma, un modo per tenersi

17 Giugno 2015

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Un segnale. Simbolico, ma indicativo. Matteo Renzi a Palazzo Chigi non ha mai voluto ricevere nessun rappresentante dell’industria dei giochi, né italiano e neppure straniero. Insomma, un modo per tenersi distante da un settore, che pur contribuendo ai conti pubblici con 9 miliardi di euro ogni anno, è fonte di tensioni sociali e politiche. Così la palla della riforma, prevista dalla delega fiscale che scadrà il prossimo 27 giugno, era stata lasciata completamente al ministero dell’Economia, al sottosegretario Pierpaolo Baretta che sui giochi ha ricevuto la delega direttamente da Pier Carlo Padoan.

Sembra infatti, come fa sapere il Messaggero, che a poche ore dal Consiglio dei Ministri che avrebbe dovuto deliberare sul decreto giochi, il Governo avrebbe “riavocato a sé” il testo, per produrne uno nuovo.

Palazzo Chigi avrebbe anche chiesto la consulenza di alcuni studi internazionali tra cui Cleary e Gottlieb, per produrre un nuovo provvedimento più asciutto, di solo una ventina di articoli in tutto, riaprendo «una serie di nodi che sembravano risolti». Di qui la possibilità di accantonare per il momento i decreto sui giochi.

Il premier Renzi per risolvere l’impasse, in queste ore avrebbe anche messo a disposizione del sottosegretario Baretta un team politico di consulenza per arrivare quanto prima ad un decreto più snello e chiaro che riesca a risolvere i problemi chiave del settore quali l’addizionale della Stabilità, i rapporti con gli enti locali, la nuova tassazione sul margine.

Le concessionarie, dalla loro, sarebbero pronte a un contenzioso miliardario con lo Stato, davanti alla Corte di Giustizia europea, per chiedere indietro i soldi spesi per concessioni «che rischiano di diventare carta straccia».

PressGiochi