19 Aprile 2024 - 22:30

Ctd nel mirino dei no-slot. Iori (Conagga): “Sono luoghi a rischio ludopatia”

«Sono luoghi in cui è possibile andare a giocare denaro nella speranza di vincere. Da un punto di vista di allarme sociale e di rapporto uomo e gioco d’azzardo, secondo

24 Agosto 2015

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«Sono luoghi in cui è possibile andare a giocare denaro nella speranza di vincere. Da un punto di vista di allarme sociale e di rapporto uomo e gioco d’azzardo, secondo me rappresentano luoghi di rischio per ludopatie». Mattero Iori, presidente del Conagga e del Centro Papa Giovanni XXIII, lancia l’allarme contro i centri trasmissione dati spiegando che “hanno una normativa molto particolare”.

 

“Sono luoghi nei quali è possibile entrare con del denaro e fare delle scommesse su tanti tipi di sport e in tanti Paesi Ue ed extra Ue, vincendo in base all’esito della propria giocata e scommessa – spiega – È ovvio che sono luoghi di gioco d’azzardo, ma per la legislazione molto controversa su questo tema sono solo luoghi che fungono da facilitatori di transazioni per operatori che permettono la giocata.

Spesso le sedi delle giocate sono all’estero, dove si trovano anche le società che consentono di effettuare le scommesse. Chi accetta la giocata di fatto non è il gestore del centro – aggiunge Iori – il gestore è in realtà un tramite. In questi posti, è come se la giocata avvenisse direttamente nel Paese straniero, spesso un Paese con tassazione agevolata. Il fatto che si scommetta in diversi Paesi, inoltre, agevola le alterazioni delle puntate a livello internazionale”.

 

“Il governo Renzi – continua il presidente del Conagga – con l’ultima legge di stabilità ha dato una sorta di possibilità a questi centri di legalizzarsi, aderendo a una sorta di sanatoria. Ma in realtà solo una piccola parte dei centri di trasmissione dati ha scelto questa strada. Facendo questa scelta, in qualche modo diventano veri e proprio luoghi di azzardo, con l’obbligo di sottostare alle leggi italiane inerenti al gioco”. Quelli che non hanno aderito, invece, restano nel limbo di quel vuoto legislativo che s’incrocia e si scontra fra leggi italiane e europee, che invece tendono a privilegiare le libere attività commerciali e inquadrano i CTD all’interno di attività commerciali come qualsiasi altro negozio”.

 

PressGiochi