23 Aprile 2024 - 10:42

Cormons (GO). Il sindaco Felcaro: “La ludopatia è un problema, incide la vicinanza con le case da gioco slovene”

Roberto Felcaro, sindaco di Cormons, ha commentato i dati dell’azzardo della sua cittadina. “Proprio nei giorni scorsi avevo chiesto agli uffici di redigermi un rapporto sulla situazione del gioco d’azzardo

05 Marzo 2018

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Roberto Felcaro, sindaco di Cormons, ha commentato i dati dell’azzardo della sua cittadina.

“Proprio nei giorni scorsi avevo chiesto agli uffici di redigermi un rapporto sulla situazione del gioco d’azzardo a Cormons – ha evidenziato – e i numeri che ci risultano come Comune sono inferiori rispetto a quelli evidenziati dal consigliere Mauri, ma comunque allarmanti: circa 800 mila euro spesi in città alle macchinette in un anno. Su questo argomento dunque è giusto lavorare insieme: l’istituzione di una apposita commissione comunale che lavori su questo tema è un progetto a cui possiamo lavorare insieme maggioranza e opposizione. Purtroppo sulla ludopatia qui sul nostro territorio incide anche il fatto che siamo a pochi chilometri dalle case da gioco slovene: la loro presenza sicuramente non agevola”.

Proprio il consigliere di minoranza Edoardo Mauri aveva infatti lanciato l’allarme commentando alcuni dati forniti dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli.

“I numeri sono incredibili, purtroppo – aveva sottolineato Mauri – si spendono quasi mille euro pro capite all’anno alle slot: e questo senza considerare gratta e vinci, scommesse e quant’altro. Significa che in città, ma ovviamente non solo qui, c’è un problema ludopatia enorme, che dobbiamo iniziare ad affrontare tutti insieme. Propongo per questo la stesura di un preciso regolamento sul gioco d’azzardo, che possiamo redigere insieme tra maggioranza e minoranza al fine di limitare più possibile questo fenomeno sul nostro territorio. Si potrebbe pensare, ad esempio, a ridurre l’orario di accesso alle macchinette: può essere un segnale, da altre parti è stato già fatto. Regolamentare e ridurre significa infatti impedire a molte fasce d’età di avvicinarsi a questo demone. Possiamo fare rete in questo senso con Azienda sanitaria, che pure ha a disposizione dei dati molto preoccupanti sul tema nell’Isontino, e con altri Comuni. Pensiamo anche a possibili sgravi tributari a chi decide di non installare slot machines nei propri bar ed esercizi. E sarebbe bello indicare con un logo slot-free quali sono i locali che hanno fatto questa scelta coraggiosa ed etica”.

 

PressGiochi