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Conferenza Unificata. Stocker (Prov. Bolzano): “Vogliamo standard più restrittivi”

Conferenza Unificata. Stocker (Prov. Bolzano): “Vogliamo standard più restrittivi” La tematica della limitazione del gioco d’azzardo e le relative caratteristiche dei punti di raccolta del gioco pubblico sono stati al centro della

03 Agosto 2017

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Conferenza Unificata. Stocker (Prov. Bolzano): “Vogliamo standard più restrittivi”

La tematica della limitazione del gioco d’azzardo e le relative caratteristiche dei punti di raccolta del gioco pubblico sono stati al centro della seduta odierna (3 agosto) della Conferenza Stato-Regioni alla quale ha preso parte l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker. Nel corso della seduta si è parlato, in primo luogo, dello schema d’intesa tra il Governo, le Regioni e gli enti locali che mira a limitare la diffusione del gioco d’azzardo nei punti di raccolta del gioco pubblico.

 

“Va sottolineato- commenta la Provincia- che il settore, da un lato garantisce allo Stato importanti entrate erariali, che nel 2016 hanno raggiunto la ragguardevole cifra di 10,5 miliardi di euro, di cui 5,8 miliardi dai soli apparecchi slot, e dall’altro ha fatto registrare un notevole aumento dei casi di ludopatia con pesanti conseguenze sotto il profilo umano e sanitario, in gran parte a carico degli enti locali”.

 

Martha Stocker ha ribadito la posizione della Provincia di Bolzano “favorevole a standard più restrittivi per i punti di raccolta del gioco pubblico, sia per quanto riguarda il loro numero che gli orari di apertura, allo scopo di garantire e tutelare la salute pubblica e le fasce più vulnerabili della popolazione”.

 

“La decisione definitiva in merito a questo tema così delicato verrà presa agli inizi di settembre- ha sottolineato al termine dell’incontro l’assessore- ritengo positivo il fatto che abbiamo ribadito la nostra posizione in merito alle limitazioni da porre alla diffusione del gioco d’azzardo e dei punti di raccolta del gioco. Inoltre lo Stato, nell’arco dei prossimi tre anni, intende giungere ad una riduzione di circa il 30% delle apparecchiature elettroniche operative a livello nazionale”.

 

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