29 Marzo 2024 - 12:29

Conferenza Unificata. AGCAI: “Piena condivisione sulla posizione dell’ANCI”

L’AGCAI riprendendo le richieste dell’ANCI in Conferenza Unificata ribadisce le proprie posizioni ed esprime la “propria linea” per il riordino del settore. “Negli ultimi giorni- commentano-  il Presidente dell’ANCI dott.

28 Novembre 2016

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L’AGCAI riprendendo le richieste dell’ANCI in Conferenza Unificata ribadisce le proprie posizioni ed esprime la “propria linea” per il riordino del settore.

“Negli ultimi giorni- commentano-  il Presidente dell’ANCI dott. Decaro ha espresso l’orientamento di una prudente resistenza dei Comuni sulla questione delle distanze dai luoghi sensibili e sugli orari di funzionamento dei punto gioco. La certificazione di tipo A proposta dal Governo,  prevede una deroga a favore delle nuove sale che aggirerebbe tutti gli sforzi fatti dagli Enti locali  per dotarsi di una normativa sulla distribuzione  del gioco legale. Inoltre , le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato ,volte ad un indirizzo di contenimento della diffusione del gioco in termini di distanze ed orari , improntate sulla tutela della salute del cittadino, perderebbero ogni significato.

“Oggi le sale sono 5600- prosegue l’AGCAI- ma se si firmasse l’accordo, autorizzandole   nei termini proposti dal Governo, si passerebbe ad un totale di 10.000  con  un incremento di 4600 sale scommesse che sarebbero in deroga alla podestà regolamentare dei Sindaci. Un’autentica invasione di mini casinò che probabilmente verrebbero piazzati in prossimità di scuole e chiese. Anche il Pres. Chiacchio di AGSI ha ammesso che a Napoli le sale scommesse sono troppe , noi aggiungiamo che sono troppe in tutta Italia, per cui si dovrebbe iniziare a ridurle proprio da quelle adiacenti i luoghi sensibili. Questo scenario non è sfuggito all’analisi  dell’ANCI  che ha chiesto tempo al MEF per poter ben ponderare i termini dell’accordo da sottoscrivere in Conferenza Unificata. La situazione è  complessa perché non si affronta la ridistribuzione del gioco in maniera sistemica. Ridurre le AWP del 30% non può essere un rimedio serio all’azzardopatia quando poi non si toccano ne VLT, ne sale scommesse, ne corner , ne lotterie istantanee ne il gioco on line.

“La nostra Associazione- concludono- si è mossa al fine di presentare ai membri della Conferenza Unificata ,  una serie di proposte che così si possono riassumere:
1. Orario unificato a livello nazionale pari a 10/12  ore per tutti i punti di gioco
2.Rendere uniformi in tutti i Comuni, le distanze delle sale dai luoghi sensibili con elencazione tassativa di essi. Nostra proposta  max 300m( come in legge regione Liguria)
3.Rispetto dei vincoli su distanze ed orari anche per le sale certificate di tipo A
4.Riduzione del 30% non solo delle AWP ma anche delle Vlt ,delle sale scommesse e relativi corner, dell’on line e di tutte le altre forme di gioco legale.( iniziando dalle attività presenti nelle vicinanze dei luoghi sensibili)
5. Diversificazione delle tipologie di gioco:
Nelle sale dedicate, solo le VLT
Nelle agenzie di scommesse, solo scommesse (quindi senza Vlt e AWP evitando che diventino dei super casinò)
Nelle sale bingo, solo il gioco del bingo(senza Vlt e AWP )
Nei locali pubblici solo le AWP con un numero massimo di 4. Oggi ne sono previste 8
L’obiettivo è quello di non concentrare l’offerta di gioco in un medesimo luogo al fine di impedire al giocatore di avere una pluralità di strumenti a sua disposizione nello stesso ambiente
6. Divieto assoluto di pubblicità”.

 

PressGiochi

Fonte immagine: https://depositphotos.com