18 Aprile 2024 - 13:41

Concessioni: attese le conclusioni della CGUE sulla causa della Global Starnet contro la Stabilità 2011

Giovedì prossimo sono attese le conclusioni dell’Avvocato generale Nils WAHL della causa intentata dalla Global Starnet in materia di concessioni per la gestione telematica del gioco lecito. La GLOBAL STARNET

05 Giugno 2017

Print Friendly, PDF & Email

Giovedì prossimo sono attese le conclusioni dell’Avvocato generale Nils WAHL della causa intentata dalla Global Starnet in materia di concessioni per la gestione telematica del gioco lecito. La GLOBAL STARNET Ltd (già B Plus Giocolegale Ltd), società di diritto britannico, è concessionaria, a seguito di procedura ad evidenza pubblica effettuata ai sensi del decreto legge 78/2009, dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) per “l’attivazione e la conduzione operativa della rete per la gestione telematica del gioco lecito mediante apparecchi da divertimento ed intrattenimento nonché delle attività connesse”.

Ai sensi del predetto decreto legge n. 78 del 2009, l’aggiudicazione della concessione ad operatori preesistenti, quale era la GLOBAL STARNET, poteva avvenire al di fuori delle procedure di selezione previste per gli altri operatori di gioco.

Con la legge 220/2010, le condizioni richieste per attribuire e mantenere le concessioni sono state modificate in modo meno favorevole per GLOBAL STARNET.

 

La complessa vicenda giudiziaria che ne è seguita, in cui Global Starnet ha contestato la legittimità della nuova normativa, ha coinvolto anche la Corte Costituzionale ed ora approda alla Corte di giustizia dell’Unione europea, alla quale il Consiglio di Stato chiede, in via pregiudiziale:

  1. a) se il diritto dell’Unione preveda l’obbligo incondizionato del giudice di ultima istanza (come il Consiglio di Stato) di rivolgersi alla Corte di giustizia quando, come nel caso di specie, la Corte Costituzionale abbia già valutato la legittimità costituzionale della norma nazionale, utilizzando gli stessi parametri di cui si chiede l’interpretazione alla Corte di giustizia, ancorché formalmente diversi perché contenuti nella Costituzione e non nei Trattati europei;
  2. b) solo nel caso in cui la Corte dichiari che il Consiglio di Stato aveva l’obbligo di sollevare questione pregiudiziale: se i principii del Trattato UE e i diritti fondamentali nonché il generale principio del legittimo affidamento, ostino alla adozione ed applicazione di una normativa nazionale (come la legge 220/2010) che sancisce, anche a carico di soggetti già concessionari nel settore della gestione telematica del gioco lecito, nuovi requisiti ed obblighi, modificando (unilateralmente) la convenzione già in essere (e senza alcun termine per il progressivo adeguamento).

PressGiochi