25 Aprile 2024 - 22:16

Cirsa: quotazione in Borsa all’orizzonte

A un anno esatto dall’acquisizione di Cirsa da parte di Blackstone, si stanno diffondendo rumors in merito ad una possibile salita in Borsa del Gruppo del gaming spagnolo come uno

14 Maggio 2019

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A un anno esatto dall’acquisizione di Cirsa da parte di Blackstone, si stanno diffondendo rumors in merito ad una possibile salita in Borsa del Gruppo del gaming spagnolo come uno dei principali obiettivi a medio termine dell’importante fondo di investimento americano.

Sembrerebbe che Cirsa abbia aumentato il ritmo di investimento nel 2019 per rimanere nella sua attuale posizione di leadership nel mercato spagnolo, proprio mentre la società continua ad espandersi in America Latina. Si ricorda inoltre che Blakstone, oltre ad acquisire la compagnia a Manuel Lao, ha definito  la strategia del gruppo dirigente con l’obiettivo di ‘ingrossare’ l’azienda in modo tale che al momento della vendita le plusvalenze siano al massimo”. E ora si sottolinea che farlo sul mercato azionario sembra il prossimo passo…

Nonostante l’aumento delle vendite da 1.661 milioni di euro a 1.740 milioni e l’Ebitda da 350 milioni a 368,8 milioni, l’anno 2018 si è tuttavia chiuso con una perdita di 284 milioni di euro a fronte dei 70,8 mln di utili dell’anno precedente; quindi l’avvio del progetto non sembrava aver avuto buon inizio.

Le ragioni di queste perdite vanno ricercate nel fatto che la divisione dell’Argentina è stata esclusa dalla vendita a Blackstone, perché mantenuta nelle mani di Manuel Lao. A questo si aggiungono le perdite contabili che si mantengono in linea con il risultato di una stagione influenzata anche dalla svalutazione di diverse valute dell’America Latina.

Per tornare a numeri positivi, l’azienda basa la sua strategia sul consolidamento della sua posizione dominante in Spagna e sull’aumento degli investimenti. Cirsa assegna normalmente circa 180 milioni di euro agli investimenti ogni anno. Nella divisione casinò, la compagnia diretta da Joaquim Agut scommette su un’espansione, in particolare per quanto riguarda il fatto che il business del bingo non sta attraversando il suo momento migliore. Dal 2014 Cirsa ha venduto o chiuso 13 sale bingo.

Il focus di questi investimenti è rivolto agli operatori di macchine da intrattenimento in Spagna e America Latina e ai casinò, nei loro mercati principali o in nuove attraenti destinazioni. Così, tra il 2017 ha acquisito 17 casinò in Perù e l’anno scorso ha fatto lo stesso con un casinò in Marocco e un altro nella Repubblica Dominicana.

La buona situazione finanziaria è anche spiegata per rafforzare questo piano di investimenti, ricordando che Blackstone ha aumentato il debito di Cirsa di 700 milioni per pagare Manuel Lao. Pertanto, se il budget era stato distribuito negli anni precedenti in circa 120 milioni per gli investimenti di manutenzione e circa 60 milioni per le nuove acquisizioni, solo un anno dopo la società ha emesso un prestito obbligazionario di 390 milioni di euro attraverso il quale ha finanziato l’acquisto di Giga Games, la compagnia di gioco di Juan Lao, fratello di Manuel Lao.
L’emissione di obbligazioni – L’emissione di obbligazioni è diventata una strategia ricorrente negli uffici di Cirsa nell’ultimo anno, dal momento che ne ha chiusa un’altra per 1.560 milioni di euro nel 2018. Più economica del finanziamento bancario, ha innescato l’indebitamento netto da 885 milioni di euro a 1.490 milioni di euro nel 2018 – senza contare l’ultimo giro di 390 milioni.
Quotazione in Borsa all’orizzonte – Come tutti i fondi di investimento, Blackstone non ha l’ambizione a rimanere il principale azionista per questo si sospetta che dietro le recenti mosse finanziarie si celi la volontà di quotare l’azienda in Borsa. Questo spiegherebbe perché si stia cercando di ingrossare l’azienda per renderla più attraente nel mercato dei capitali.

 

 

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