19 Aprile 2024 - 00:01

Cesena. L’amministrazione presenta la mappatura delle sale slot e scommesse: 91 su 99 sono da bandire

Da una prima stima sarebbero al massimo 7 o 8 le sale scommesse o le attività con le slot che potranno continuare, le altre dovranno smettere o trasferirsi altrove. Questo

30 Novembre 2017

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Da una prima stima sarebbero al massimo 7 o 8 le sale scommesse o le attività con le slot che potranno continuare, le altre dovranno smettere o trasferirsi altrove. Questo è quanto emerge dalla mappa delle zone sensibili presentata in conferenza stampa dal comune di Cesena e che diventerà ufficiale con il voto del consiglio comunale previsto per metà dicembre.

“La Regione – ha spiegato l’assessore Orazio Moretti – ci dava la possibilità di aggiungere, motivando eventuali altre categorie di luoghi sensibili, ma abbiamo scelto di non farlo. Entro 500 metri dalle aree che abbiamo individuato non potranno più insediarsi attività riconducibili al gioco d’azzardo, e chi già c’è dovrà trasferirsi a distanza di sicurezza”.

“Mappati i luoghi sensibili l’amministrazione ha provato disegnare le “aree di rispetto.Abbiamo misurato di 500 metri “a compasso” – spiega Moretti – metodo che ci aiuta ad avere un’idea più chiara delle aree che saranno interdette a sale scommesse e slot machine, anche se per avere certezze bisognerà attendere le misurazioni ufficiali a cui la Polizia Municipale sta già lavorando”.

In base alle prime proiezioni dei 99 locali con sale gioco o sale scommessa, attualmente conosciuti, 91 dovrebbero essere quelle interessate dai provvedimenti di chiusura o che non potranno rinnovare i contratti in essere per slot machine e videolottery.

Si tratta in realtà di numeri destinati ad aumentare: 99 è infatti il numero delle attività che hanno chiesto ed ottenuto l’autorizzazione dalla Questura, mentre ci sono macchine, che non essendo collegate non al sistema telematico del monopolio, non hanno bisogno di essere autorizzate. Anche queste rientreranno nel divieto, ma quante e dove sono lo si scoprirà solo nella fase di approfondimento delle aree di interdizione.

“Allo stato attuale – ha spiegato il sindaco Paolo Lucchi – anche l’Ippodromo in quanto impianto sportivo, dovrebbe chiudere la propria sala scommesse. Abbiamo chiesto ai consiglieri comunali di attivarsi per una deroga. A differenza di altre realtà, infatti, le scommesse in quel caso sono insite nella natura stessa dell’attività dell’ippodromo”.

Stessa zona ma destino, probabilmente diverso per il Bingo, che stando alle prime ipotesi potrebbe continuare la propria attività solo trasferendosi altrove. Una volta approvata la mappa dei luoghi sensibili le attività in zona interdetta avranno sei mesi per chiudere o dismettere le slot, ma è prevista una proroga di altri sei mesi per chi presenterà richiesta di permesso di costruire o un’istanza di avvio di attività altrove.

PressGiochi