19 Aprile 2024 - 08:56

Cesena. Il sindaco Lucchi “Il Tar ha deciso che spetta ad AdM e non ai comuni, il compito stabilire numero e distanze fra sale gioco e luoghi sensibili”

A Cesena negli ultimi giorni l’opinione pubblica si è riunita attraverso la formazione di alcuni comitati cittadini per protestare contro l’apertura di nuove sale giochi/slot. Questi comitati, a quanto sembra,

03 Maggio 2016

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A Cesena negli ultimi giorni l’opinione pubblica si è riunita attraverso la formazione di alcuni comitati cittadini per protestare contro l’apertura di nuove sale giochi/slot. Questi comitati, a quanto sembra, vogliono chiedere un regolamento specifico sull’azzardo all’amministrazione Lucchi e stanno rafforzando le loro richieste attraverso una petizione pubblica che ha raggiunto in pochi giorni mille firme.

 

 

L’amministrazione comunale ha incontrato i comitati? Cosa chiedono? Sono state incontrate le associazioni di categoria?

 

“Non ho incontrato direttamente esponenti del Comitato- ha dichiarato il sindaco Paolo Lucchi a PressGiochi– (che, peraltro, non mi risulta per ora abbiano richiesto un appuntamento), ma in questi mesi di ampio confronto cittadino, più componenti della Giunta, del Consiglio ed anche io, hanno partecipato ad iniziative ed incontri sul tema e ad appuntamento con tanti cittadini.

Proprio con questa consapevolezza il Comune, in collaborazione con il SERT, sta svolgendo in queste settimane un ciclo di incontri con i ragazzi delle scuole sul tema delle dipendenze, tra cui, in particolare, la ludopatia (400 studenti partecipanti). Il percorso con le scuole ha già visto la realizzazione di un corso di formazione sulle dipendenze con circa 40 insegnanti di scuole secondarie di 1° e 2° grado, con l’obiettivo di continuare a lavorare su questa tematica con continuità, incontrando altre classi, anche negli anni a venire. Inoltre, sono partiti in queste settimane nei dodici quartieri incontri di sensibilizzazione e informazione sui rischi del gioco patologico, che si concluderanno nell’autunno, cui partecipa l’Associazione ‘Giocatori Anonimi’. Infine, è ormai prossima la pubblicazione del bando per i contributi a fondo perduto, rivolto alle attività commerciali che rinunciano alla detenzione delle videolottery”.

 

 

Dato che è prevista a breve la Conferenza Stato-Regioni che potrebbe regolamentare definitivamente la materia per tutti i comuni ha senso fare ora un nuovo regolamento?

 

“E’ bene fare una premessa- prosegue il sindaco- relativa al ruolo e ad alcune esperienze di altri Comuni, sul tema delle sale da gioco. Negli ultimi 3 anni, fra i primi il Comune di Bologna, ed altri a seguire, si sono dotati di un apposito ‘Regolamento in materia di sale giochi’, per stabilire il numero, le distanze, (fra loro, e da asili, scuole, luoghi di culto, ospedali, ecc.) e le superfici minime dei locali. Di fatto, tali regolamenti sono risultati inefficaci, in quanto nei contenziosi aperti, il Tar dell’Emilia–Romagna, ha sentenziato che spetta all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e non ai Comuni, il compito di stabilire numero e distanze fra sale gioco e luoghi sensibili. L’unica esperienza apparsa efficace, è quella del Comune di Reggio Emilia, che nel suo nuovo Piano Urbanistico ha introdotto norme per contenere il diffondersi di sale da gioco. L’insediamento di sale gioco viene consentito esclusivamente negli ‘ambiti per attività produttive’ dedicate all’artigianato, ovvero fuori dalle zone residenziali e commerciali. Pertanto, essendo che quello urbanistico, pare essere l’unico ambito su cui il Comune ha competenza, l’Amministrazione Comunale di Cesena ha intenzione di intervenire sul tema del contenimento e la diffusione di sale da gioco, con la redazione del Nuovo Piano Urbanistico. Ma, se come da voi anticipato, ad intervenire saranno le Regioni, favorendo l’uniformità e l’efficacia delle normative di riferimento, noi ci adegueremo in fretta e con grande piacere”.

 

Cesena. Mille firme per un regolamento sull’azzardo

 

PressGiochi