19 Aprile 2024 - 13:41

Cesena. Bertani (M5S) in prima linea per sostenere il comune nella battaglia al gioco

Il Comune di Cesena cerca di dire ”no” a nuove sale slot sul suo territorio. Ma avendo le armi spuntate, tramite l’intercessione dei consiglieri regionali cesenati Lia Montalti del Partito

09 Maggio 2016

Print Friendly, PDF & Email

Il Comune di Cesena cerca di dire ”no” a nuove sale slot sul suo territorio. Ma avendo le armi spuntate, tramite l’intercessione dei consiglieri regionali cesenati Lia Montalti del Partito democratico e Andrea Bertani del Movimento 5 stelle.

In una lettera ai due rappresentanti in viale Aldo Moro, il sindaco Paolo Lucchi e gli assessori ai Servizi per la persona, Simona Benedetti, e alle Politiche di qualificazione urbana, Orazio Moretti, sottolineano l’intenzione di “impedire il diffondersi di nuovi locali dedicati al gioco d’azzardo”, ma il Comune può intervenire solo sul fronte urbanistico. Così nel nuovo Piano verranno inserite “norme specifiche per limitare l’insediamento di nuove sale slot e similari nei soli ambiti per le attività produttive”. La nuova Legge urbanistica regionale potrebbe però prevedere misure utili per arginare la diffusione delle sale slot. Intanto è in via di pubblicazione da parte del Comune di Cesena un’ordinanza per limitare gli orari di apertura.

Da tempo “denunciamo il vuoto normativo che lascia le amministrazioni comunali in balia delle lobby del gioco d’azzardo”, la pronta replica del pentastellato Bertani, che ricorda il progetto di legge del Movimento che “prevede che sia la Regione a dare supporto ai Comuni”. Comunque, rimarca, c’è totale sintonia con le iniziative che sta prendendo il Comune di Cesena. La Regione dovrebbe fare di tutto per cercare di fornire ai Comuni il supporto legislativo necessario.
A Lucchi dunque la più ampia disponibilità affinché vengano introdotte nella legislazione regionale norme che diano supporto e copertura legislativa alle Amministrazioni comunali. Fin qui sono rimasti nel libro dei sogni il distanziometro metrico e i limiti orari. Insomma una lotta molto blanda e frammentaria al gioco d’azzardo.
Il progetto di legge pentastellato fermo nei cassetti prevede tra l’altro una distanza minima per l’apertura e il funzionamento delle sale gioco e scommesse portandola a un chilometro da qualsiasi luogo sensibile; inoltre norme per la limitazione della pubblicità; la riduzione dell’aliquota Irap agli esercizi che provvedono volontariamente alla disinstallazione degli apparecchi da gioco e contestuale aumento per quelli che ne dispongono.
Serve l’impegno del presidente Stefano Bonaccini, conclude Bertani, per “garantire e preservare l’autonomia normativa e regolamentare di Regioni ed Enti locali in materia di contrasto all’azzardopatia, che qualcuno invece vorrebbe riportare in mano al governo centrale”.

 

Regione Emilia Romagna: critiche dal M5S sul fondo anti-slot da 150mila

PressGiochi