29 Marzo 2024 - 15:50

Casinò de la Vallée: i costi di ristrutturazione all’attenzione del Consiglio regionale

Casinò de la Vallé. L’ass. Chatrian: “Crediti verso i giocatori per 7,5 milioni” I casinò di Monaco entrano a far parte di ECA Con un’interpellanza discussa nella seduta regionale di

14 Luglio 2017

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Casinò de la Vallé. L’ass. Chatrian: “Crediti verso i giocatori per 7,5 milioni”

I casinò di Monaco entrano a far parte di ECA

Con un’interpellanza discussa nella seduta regionale di ieri il Movimento 5 Stelle ha chiesto delucidazioni in merito ai costi relativi ai lavori di ristrutturazione della Casa da gioco e del Grand Hôtel Billia.

 

 

Il Consigliere Roberto Cognetta ha chiesto di approfondire «le operazioni di verifica dei requisiti svolte dal responsabile del procedimento o dalla direzione generale della Saint-Vincent Resort & Casinò in ordine ai partecipanti alle gare d’appalto per i lavori di ristrutturazione, visto che tre aziende sono finite nelle carte del processo per l’operazione Minotauro contro l’infiltrazione della ‘ndrangheta in Piemonte. Vorrei anche capire se sia intenzione del Governo regionale avviare, avvalendosi anche di esperti del settore, una verifica sui costi degli interventi in questione, anche richiedendo eventuali danni alle ditte coinvolte nei lavori o alla direzione lavori o effettuare, se del caso, le opportune segnalazioni alla magistratura contabile o ordinaria.»

 

L’Assessore alle società partecipate, Albert Chatrian, riferendo quanto comunicato dalla Casinò de la Vallée, ha dettagliato gli incarichi assegnati nella ristrutturazione tra il 2011 e 2013 a solo due delle aziende in argomento («mentre la restante non risulta aver mai operato per la Casino de la Vallée») e i relativi importi, così come ha specificato le procedure di verifica e i controlli, «da cui è emerso che l’interdittiva antimafia a carico di una delle due imprese è stata emessa il 13 maggio 2014, quindi l’anno successivo alla cessazione del rapporto contrattuale con la Casinò spa. Va precisato che per questa ditta prima dell’affidamento è stato chiesto il nulla osta dell’allora vigente normativa antimafia e sono state compilate le schede informative da consegnare all’Osservatorio dei lavori pubblici; prima degli affidamenti e in concomitanza con ogni pagamento sono stati acquisiti i certificati di regolarità contributiva, retributiva e fiscale da parte delle autorità competenti. Pare invece non risulti che la seconda ditta sia stata colpita da interdittiva: in ogni caso il Responsabile del procedimento dichiara che sono state compilate le schede informative da consegnare all’Osservatorio dei lavori pubblici.»

 

In relazione a segnalazioni di potenziali vizi relativi ai lavori di ristrutturazione, l’Assessore Chatrian ha comunicato: «La nuova governance aziendale ha convocato il Responsabile unico del procedimento, per richiedere formali deduzioni a lui e al tecnico collaudatore. Al termine di queste attività verrà valutata, se necessario, la percorribilità di un’azione civile di accertamento tecnico preventivo, per garantire la genuinità dell’accertamento tecnico in modo da evitare costi e tempi di una eventuale e potenziale causa in merito.»

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha osservato: «Non tutto è stato eseguito a regola d’arte, anche perché mi risulta che ci sia un’altra ditta che non abbia lavorato correttamente. Per un controllo sulle imprese mi è stata sufficiente una ricerca su internet. I dubbi restano sulla sostanza, anche se la forma pare perfetta. Non saremmo a discutere di quanto accaduto se non si fossero sprecati tanti soldi, come nel caso della dismissione degli arredi.»

 

PressGiochi