24 Aprile 2024 - 05:22

Casati (Pd): “Sul gioco evitiamo normative a macchia di leopardo, serve una legge quadro nazionale che si ricordi anche del pericolo del gioco online”

Dal nostro inviato a Milano – “Si sente sempre più l’esigenza di una normativa quadro nazionale che faccia fronte alla situazione a macchia di leopardo che si è venuta a

31 Agosto 2016

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Dal nostro inviato a Milano – “Si sente sempre più l’esigenza di una normativa quadro nazionale che faccia fronte alla situazione a macchia di leopardo che si è venuta a creare in materia di gioco pubblico. E’ troppo facile far rispettare una normativa comunale quando la mobilità delle persone è tale che i giocatori si spostano facilmente. Dobbiamo esser vicini alle amministrazioni locali ma serve una norma nazionale”.

Lo ha dichiarato il deputato del Partito Democratico e componente della Commissione Affari sociali della Camera Ezio Casati nell’ambito della Festa de l’Unità Milano Metropolitana “Avanti Milano Sì cambia” che si è tenuta nel pomeriggio di ieri.

 

“Il gioco d’azzardo – ha ricordato Casati – non è solo slot machine ma anche gioco online. Il servizio pubblico vede purtroppo la presenza anche del gioco online pirata proveniente dall’estero dove è molto più difficile imporre le norme che rispettano i concessionari dello Stato.

 

avantiCi sono 5mila aziende e 120mila addetti nel settore del gaming, 6200 punti di gioco che producono un gettito erariale di 8 miliardi. Il 12% della spesa della famiglia – dobbiamo ricordarlo- viene speso in questa direzione. Sappiamo che in Italia ci sono 15 milioni di giocatori ma i numeri sono più preoccupanti quando parliamo delle persone a rischio e la spesa in sanità pareggia le entrate per l’Erario.

 

Il Parlamento pur avendo delegato il Governo a normare il settore, non ha approdato ad una sintesi che regolasse la materia. In Parlamento ci sono molte proposte di legge e stiamo lavorando in particolare ad un unico progetto che sia sintesi delle varie necessità. Ad oggi la Stabilità ha messo in campo risorse ed impegni per ridurre entro il 2017 i punti di gioco (AWP, ndr) nel Paese.

 

Ciò che è auspicabile è evitare un Paese a macchia di leopardo, serve una legge che dia equilibrio ma che non tolga agli enti locali la possibilità di legiferare.

 

Serve una campagna di informazione, una campagna di formazione nelle scuole, tutele dei minori, lavorare sulle modalità di pagamento e tracciabilità, divieti di pubblicità, le distanze e gli orari massimi di apertura, senza dimenticare di rivedere il livello di tassazione degli utili e sul payout delle giocate incidendo in maniera più forte.

Dobbiamo controllare- conclude – gli interessi della malavita organizzata nel settore, fenomeno appurato sul quale si deve intervenire con un attività di contrasto più incisiva”.

PressGiochi

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