20 Aprile 2024 - 02:03

Campione d’Italia. Nencini (PSI): “Il Governo intervenga subito sulla situazione del Comune e del casinò”

Il senatore del PSI Riccardo Nencini ha presentato oggi al Senato una interrogazione a risposta scritta per chiedere al Ministero dell’Interno e al Mef come hanno intenzione di intervenire in

13 Settembre 2018

Print Friendly, PDF & Email

Il senatore del PSI Riccardo Nencini ha presentato oggi al Senato una interrogazione a risposta scritta per chiedere al Ministero dell’Interno e al Mef come hanno intenzione di intervenire in merito alla situazione del casinò e del comune di Campione d’Italia.

 

“A seguito dell’autorizzazione all’apertura di migliaia di sale slot machine, di giochi on line, di lotterie varie e gratta e vinci, i casinò italiani sono entrati in crisi – ha spiegato il senatore -. Anche il casinò di Campione d’Italia, a seguito della liberalizzazione di questi giochi, per la svalutazione dell’euro rispetto al franco svizzero, per l’apertura di tre casinò nel vicino Canton Ticino, ha subito una forte contrazione degli incassi;

In questa situazione di sofferenza, il casinò di Campione, pur avendo una marginalità attiva di oltre 12.000.000 euro, non è stato più in grado di garantire, nella misura prevista, i proventi da stornare al Comune, che garantiscono per oltre il 90 per cento la copertura del bilancio.

La Procura di Como in data 9 gennaio 2018, invocando il regio decreto-legge del 1933, ha chiesto il fallimento della società di gestione; la casa da gioco, pur avendo ottenuto dal tribunale fallimentare un concordato in bianco, non ha potuto più trasferire proventi al Comune, che ha dovuto dichiarare lo stato di dissesto finanziario.

Questo ha determinato notevoli conseguenze su una popolazione di circa 2.000 abitanti ed altrettanti cittadini iscritti all’AIRE, residenti nei Paesi viciniori del Canton Ticino: 500 lavoratori del casinò sono senza lavoro; 103 dipendenti comunali non percepiscono lo stipendio da 7 mesi; la sospensione di appalti vari a diverse cooperative ha lasciato senza lavoro circa altri 120 lavoratori dell’indotto; la cessazione di alcuni servizi essenziali, quali la riapertura della scuola materna; per gli altri servizi che vengono forniti da aziende svizzere, quali la raccolta dei rifiuti e la fornitura del gasolio, il Comune deve confidare nel buon cuore della vicina Confederazione elvetica; numerosi esercizi commerciali sono stati costretti alla chiusura, compresa l’edicola; molte famiglie ormai sono ridotte a livello della sopravvivenza.

Il Comune di Campione d’Italia, ha dovuto procedere alla dichiarazione di 86 esuberi del personale dipendente, lasciandone in pianta organica 16, numero totalmente insufficiente a svolgere qualsiasi attività peculiare per le mansioni che il Comune extradoganale ed extraterritoriale è chiamato a svolgere.

 

Se non si sana celermente questa grave situazione,- ha affermato Nencini –  l’intero territorio rischia una crisi dalle gravissime conseguenze, che solo grazie all’estrema dignità dei cittadini non si è ancora palesata in tutta la sua reale drammaticità.

Gli organi amministrativi dell’exclave, sia Comune che casinò, sono disponibili ad incontri urgenti per fornire tutta la collaborazione possibile, per una valutazione complessiva di tutto il sistema, a fronte anche dei provvedimenti di contenimento della spesa già adottati, tale da metterlo in sicurezza per il futuro”.

PressGiochi