29 Marzo 2024 - 10:39

Bolzano: scatta lo stop per le sale giochi, ma i gestori rimangono aperti

Le licenze di decine di sale giochi altoatesine sono scadute lo scorso giovedì 31 dicembre, come prevedeva la legge provinciale. I gestori di sale slot e vlt avrebbero dovuto chiudere

04 Gennaio 2016

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Le licenze di decine di sale giochi altoatesine sono scadute lo scorso giovedì 31 dicembre, come prevedeva la legge provinciale. I gestori di sale slot e vlt avrebbero dovuto chiudere quindi i battenti, ma sono in molti a continuare a restare aperti in barba alle minacce della Provincia che assicura che non mollerà sulla battaglia contro il gioco d’azzardo.

 

«C’è una legge provinciale in vigore – spiega l’assessore provinciale Martha Stoker – e va rispettata. Pertanto chi ha in mano una licenza con scadenza 31 dicembre e possiede un esercizio in un raggio di 300 metri dai luoghi sensibili farebbe bene a mettersi il cuore in pace. E a non creare false illusioni, anche ai suoi dipendenti». «Non ci sono dubbi a riguardo», prosegue Stocker. «Il compito toccherà ai vigili urbani dei singoli Comuni, proprio come è accaduto con le slot machine». In buona sostanza prima arriveranno le multe e, probabilmente, dopo tre sanzioni potrà anche essere chiuso il locale.

 

I gestori, che nelle scorse settimane avevano preannunciato una raffica di ricorsi al Tar per tutelare le loro ragioni, si sono detti peraltro pronti a sfidare la Provincia. «Terrò aperto – assicura l’imprenditore Michele Galasso, titolare di Suite 124 in viale Europa – perché ho in mano una concessione governativa pluriennale. La Provincia mi ha rilasciato, questo è vero, una licenza che scade il 31 dicembre 2015, ma non può pretendere che il mio esercizio vada a scadenza come il latte. Questo braccio di ferro servirà a capire, se non altro, chi comanda. Per ora non ho presentato ricorsi perché non ho in mano provvedimenti da impugnare. Ho dato comunque mandato al mio legale, Alberto Gallippi, di tutelare le mie ragioni nelle sedi opportune».

 

Anche altre sale giochi rimarranno aperte come quella dell’Admiral di via Perathoner.

Ieri è intervenuto per la prima volta sulla questione anche il commissario straordinario del Comune di Bolzano Michele Penta, che ha promesso di occuparsi a breve della questione. «Il Comune di Bolzano non tollererà, ovviamente, comportamenti anomali. La legge provinciale è in vigore e va rispettata. «Nelle scorse settimane – sottolinea Penta – abbiamo inviato una lettera alla stessa assessora Stocker nella quale chiedevamo lumi a tutto campo, totem compresi». Una delle tante concessioni ad essere scadute il 31 dicembre 2015 è proprio quella rilasciata dal Comune di Bolzano alla società Admiral il cui immobile è di proprietà del comune.

 

L’assessore Martha Stocker tuttavia ha assicurato non solo che si andrà avanti sulla questione sale giochi ma ci saranno anche nuovi interventi contro la diffusione dei totem. «Pensavo che l’iter fosse più veloce, ma il nostro obiettivo non cambia. Oltre a non prorogare le vecchie licenze porremo ulteriori limiti per il futuro per arginare il fenomeno totem. Ho incaricato la ripartizione sanità di elaborare un provvedimento mirato perché devono comunque avere la precedenza gli aspetti socio-sanitari del problema. E non quelli economici. Noi dobbiamo agire a tutela dei malati di gioco e delle loro famiglie, che pagano dazio per anni».

 

I controlli partiranno da metà gennaio. La polizia municipale, almeno per i primi giorni, userà la linea morbida. Darà modo ai gestori delle sale gioco di adeguarsi alle disposizioni contenute nella legge provinciale. Poi, probabilmente da metà gennaio, interverrà con una serie di controlli per capire chi rispetta le regole e chi non se ne cura. Accadrà, verosimilmente, tutto ciò che è accaduto con le slot. E a salvarsi saranno solo i tabacchini, le cui licenze sono statali.

 

PressGiochi