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Bologna. Tutte le misure adottate in materia di giochi

Nell’ottica della finalità generale della promozione e della diffusione della cultura della legalità nel tessuto sociale cittadino e, in particolare, del contrasto al gioco d’azzardo e della prevenzione delle sue

30 Settembre 2015

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Nell’ottica della finalità generale della promozione e della diffusione della cultura della legalità nel tessuto sociale cittadino e, in particolare, del contrasto al gioco d’azzardo e della prevenzione delle sue implicazioni patologiche e della promozione di una cultura del gioco misurato, responsabile e consapevole, da parte dell’Assessorato alla Legalità di Bologna sono state realizzate, o sono in corso di realizzazione, iniziative in accordo con i vari uffici dell’Amministrazione interessati in base alle competenze anche a livello intersettoriale.

Molte di queste iniziative  fanno parte di progetti inseriti in accordi di programma con la Regione Emilia Romagna, sottoscritti nell’ambito della legge regionale 3/2011 – “Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile”.

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Relativamente alle azioni di formazione e sensibilizzazione:

  • sono state realizzate assieme a realtà associative del territorio tra cui ARCI, Libera, Avviso Pubblico, C.S. Papa Giovanni XXIII, due edizioni di un percorso di formazione-informazione e sensibilizzazione denominato “Giocare è una cosa seria”, sul tema del gioco d’azzardo patologico e delle sue implicazioni sul tessuto sociale ed economico, indirizzato ad operatori dell’Amministrazione, Amministratori locali, rappresentanti delle associazioni di categoria/operatori commerciali e di categorie sindacali, operatori socio-sanitari;
  • nel corso dell’a.s. 2013-2014 sono stati effettuati dei laboratori formativi, in alcune classi di scuole superiori del capoluogo, sul tema della ludodipendenza e della prevenzione dalla dipendenza dal gioco d’azzardo e sono in previsione ulteriori iniziative in  tal senso per l’a.s. 2014-2015.

Per quello che riguarda la sensibilizzazione e il coinvolgimento del tessuto sociale cittadino:

  • il Comune di Bologna ha partecipato a diverse iniziative interistituzionali volte alla promozione della legalità e finalizzate al contrasto del gioco d’azzardo ed alla prevenzione delle sue conseguenze negative e patologiche anche attraverso la sottoscrizione del “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” (N. O.d.G. 377/2013 – PG.N. 173946/2013); in particolare si ricorda la partecipazione alla raccolta firme per l’approvazione di una legge di iniziativa popolare per il contrasto al gioco d’azzardo, che sta seguendo il suo iter di valutazione per l’approvazione, che ha permesso, sul solo territorio cittadino, di raccogliere oltre 5.000 firme contribuendo al risultato nazionale di otre 93.000 sottoscrizioni.
  • nel mese di Maggio 2014 è stato sottoscritto un “Protocollo d’intesa per l’attuazione di azioni di contrasto e prevenzione del fenomeno del gioco d’azzardo e della ludodipendenza”, tra Comune di Bologna e diverse Associazioni e Enti di promozione sociale e sportiva al fine di coinvolgere attivamente il tessuto sociale e le realtà associative presenti sul territorio di Bologna nella realizzazione delle azioni di contrasto e prevenzione al fenomeno del gioco d’azzardo, tutelando la salute dei cittadini, in modo compatibile con le attività commerciali e ricreative e definendo modalità di intervento e di coordinamento tra i soggetti interessati.
  • A marzo 2015  è stato sottoscritto un “Protocollo d’intesa con la società di trasporto pubblico locale, TPER e con le associazioni di categoria, cooperative Taxi per azioni di prevenzione del fenomeno del gioco d’azzardo e della ludodipendenza”. I sottoscrittori TPER, COTABO SOC. COOP., CNA, ASCOMTAXI, UNICA TAXI, URITAXI ER hanno preso l’impegno di non apporre alcun messaggio pubblicitario relativo a centri scommesse, sale Slot/VLT o in qualsiasi modo riconducibili al gioco d’azzardo, sui loro mezzi e di apporre e distribuire la locandina che la Regione Emilia Romagna ha pubblicato e che contiene informazioni per fornire aiuto a chi ne ha bisogno: numero verde unico regionale del Servizio Sanitario e cellulari delle associazioni dei giocatori anonimi. La comunicazione commerciale relativa a centri scommesse e sale Slot/VLT produce il pericoloso effetto di incrementare il gioco, suggerisce che il gioco sia un modo per risolvere problemi finanziari o personali, o costituisca una fonte di guadagno o di sostentamento, sfrutta la superstizione e la “credulità” (ciò che più propriamente può essere definibile come “distorsioni cognitive”, “pensieri cognitivi erronei” e “pensiero magico”) e induce a confondere la facilità del gioco con la facilità della vincita utilizzando segni, disegni, personaggi e persone, direttamente e primariamente legati ai minori, che possono generare un diretto interesse su di loro. Abbiamo così condiviso l’assoluta urgenza di un deciso intervento per limitare messaggi promozionali di centri scommesse e sale Slot/VLT che producono l’effetto di incrementare il gioco procurando danni morali, psicologici, fisici ed economici ai cittadini, in particolare, ai minori e a soggetti in condizione di fragilità socio-economica.

Per quel che concerne gli aspetti regolamentari:

  • sono state definite specifiche procedure per la concessione in uso di beni immobili alle libere forme associative tra cui il divieto di adibire gli spazi concessi o parte di essi a sala giochi per usi non ricreativi e sociali, ovvero quello di installare apparecchi automatici ad essi adibiti quali ad esempio slot-machine, videolottery o comunque che abbiano come elemento preponderante l’aleatorietà e possano procurare dipendenza nonché l’invito alle associazioni già assegnatarie di immobili a procedere alla rimozione di eventuali apparecchi automatici di questo tipo (Determina P.G. N.: 272674/2013);
  • sono state apportate specifiche modifiche al Regolamento urbanistico edilizio RUE e al testo del Regolamento di Polizia Urbana (O.d.g. 464 – P.G.N. 256645/2013) relativamente a: la distanza minima di 1000 m che dovrà separare le sale da gioco dai luoghi c.d. sensibili come asili, scuole di ogni ordine e grado, luoghi di culto, ospedali, case di cura, camere mortuarie, cimiteri, caserme e strutture protette in genere (art. 23 del suddetto Regolamento); la disciplina degli orari di apertura e chiusura delle sale giochi e sale scommesse (art. 23 bis del suddetto Regolamento).
  • A partire dal’1 giugno 2015, é entrata in vigore l’ORDINANZA CONTINGENTAMENTO ORARI che prevede per sale scommesse e locali che ospitano apparecchi Slot/VLT (come pubblici esercizi, tabaccherie) un orario massimo di funzionamento degli apparecchi dalle 9 all’1 di tutti i giorni, festivi compresi. E per motivi di tutela della pubblica sicurezza e quiete pubblica, potrà essere determinato d’ufficio, con apposito provvedimento, un orario di apertura o di funzionamento diverso da quello che va dalle 9 all’1. La violazione delle disposizioni contenute nell’ordinanza è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’art. 23 bis, comma 4, del vigente Regolamento di Polizia Urbana (da un minimo di 300 a un massimo di 500 euro).
  • Un’azione ulteriore, relativa al contrasto al gioco d’azzardo, è stata quella di installare dei filtri alla rete wireless comunale finalizzati a bloccare l’accesso a tutti quei siti in cui è possibile giocare on-line. Tale iniziativa sottolinea l’adesione da parte del Comune di Bologna alla campagna nazionale ‘Mettiamoci in gioco’.

Lo stesso Assessore alla Legalità Nadia Monti, ha ricevuto la menzione speciale al Premio Pio La Torre edizione del 2014, nonché le congratulazioni del già Ministro Balduzzi che ha testualmente dichiarato agli organi

di informazione: “La prevenzione funziona se le istituzioni pubbliche e le associazioni più vicine ai cittadini sottoscrivono un patto per migliorare la vita di tutti. Il protocollo firmato a Bologna è un buon esempio di questa indispensabile collaborazione”.

 

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