25 Aprile 2024 - 22:02

Beccalossi (Lombardia). “La nostra proposta di legge è finita nel dimenticatoio di Montecitorio”

Il comune di Milano avvia il suo portale www.milano-noslot.it e un numero telefonico di aiuto 335.1251774. Il proposito è quello di combattere la ludopatia. L’iniziativa è frutto di una collaborazione tra Regione

21 Gennaio 2016

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Il comune di Milano avvia il suo portale www.milano-noslot.it e un numero telefonico di aiuto 335.1251774. Il proposito è quello di combattere la ludopatia. L’iniziativa è frutto di una collaborazione tra Regione Lombardia e Comune di Milano che ha varato cinque nuovi progetti per sviluppare e consolidare azioni di prevenzione e contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo, di cui quattro finanziati tramite bando dalla Regione.

“La Regione Lombardia ha sul suo territorio la provincia in cui si gioca di più in Italia che è Pavia con oltre 1.500 euro di giocata pro-capite- ha dichiarato Viviana Beccalossi (centrodestra – Fdi) Assessore al Territorio e Urbanistica della Regione intervistata da tribunapoliticaweb.it – questa è una delle tante ragioni che hanno portato la giunta regionale Lombardia (la giunta Maroni), a dar vita a una legge che certamente non rientrava nelle competenze della Regione ma che abbiamo fatto perché non potevamo far finta di nulla Per questo, la Regione Lombardia ha cercato di dare delle risposte”. Dure le dichiarazioni del’assessore in particolare contro lo Stato “colpevole”, secondo lei, di “lucrare sulla ludopatia” e di non pretendere in considerazioni le proposte di normative fatte dalla Regione. “Abbiamo anche fatto una proposta di legge al Parlamento- ha dichiarato- in cui abbiamo chiesto di poter legiferare proprio su questo settore, ma penso che sia finita in fondo all’ultimo dei cassetti dell’ultimo dei funzionari di Montecitorio. A Roma non ha trovato nessun coraggioso che abbia avuto voglia di portarla avanti”.  La Beccalossi ha anche descritto quello che è stato ottenuto in questo periodo. “Abbiamo ottenuto la chiusura di diverse migliaia di slot machine, che non si potranno più attivare- ha continuato- e siamo intervenuti in un secondo momento modificando la legge e dicendo che questo vale anche per quelle licenze che oggi sono operative e andranno a scadere. Il Comune di Milano ha dato vita a una mappa su quello che sarà il futuro nell’applicazione della legge, per cui non si potranno più aprire nuove macchinette e nuove sale da gioco su tutto il territorio milanese. Inoltre, abbiamo dato vita a un bando finanziato sempre dalla Regione con fondi autonomi (tre milioni di euro). Grazie a questo bando, siamo riusciti a finanziare 68 progetti, fra cui questo del Comune di Milano. Abbiamo chiesto a tutti i Comuni che volessero farlo di presentare progetti che avessero come obiettivo la lotta, la conoscenza e la sensibilizzazione rispetto al tema del gioco d’azzardo lecito”.

In accordo con queste dichiarazioni si è espresso anche Pierfrancesco Majorino (centrosinistra – Pd) Assessore alle Politiche sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano. “Noi, come Comune, abbiamo semplicemente partecipato a un bando della Regione che ha messo a disposizione delle risorse- ha concluso- ci siamo arrivati forti di una rete di operatori locali che avevamo costruito in precedenza e di un percorso a cui avevamo già dato vita.  Roma si deve muovere su questa vicenda così complicata per la vita delle persone. È una delle classiche situazioni in cui lo Stato è molto indietro e, secondo me, non è un caso che dalle città partano tante sperimentazioni e tanti appelli. indaci e comuni che invitano il Parlamento a essere più chiari e diretti su questo argomento”.

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