20 Aprile 2024 - 05:00

Baretta pubblica testo del ‘Riordino dei giochi’ e invita chiunque voglia a fare proposte

Endrizzi (M5S): “Sull’azzardo ora la parola ai cittadini” “Non c’è alcun motivo per non rendere pubblico (già lo è di fatto) l’esito di un lungo percorso di ascolto e confronto.

07 Febbraio 2017

Print Friendly, PDF & Email

Endrizzi (M5S): “Sull’azzardo ora la parola ai cittadini”

“Non c’è alcun motivo per non rendere pubblico (già lo è di fatto) l’esito di un lungo percorso di ascolto e confronto. In questi mesi, abbiamo incontrato e discusso con tutti i soggetti coinvolti che hanno chiesto di interloquire col Governo: Istituzioni, Associazioni, operatori; ma, in particolare, Comuni e Regioni, perché, come ho dichiarato, il Governo è intenzionato a non fare un provvedimento, su questo delicato argomento, senza il coinvolgimento degli enti locali”.

Lo dichiara il sottosegretario al Giochi Pier Paolo Baretta che ha deciso di pubblicare il testo del lavoro svolto in Conferenza Unificata per il riordino dei giochi pubblici.

 

SCARICA TESTO

 

“Ma il risvolto sociale di questo tema – dichiara – merita un più ampio confronto ed è, perciò, opportuno che tutti possano contribuire a migliorare il lavoro svolto fin qui. Restiamo in attesa di proposte e osservazioni che possono essere inviate all’email segreteria.baretta@mef.gov.it, indicando nell’oggetto “Proposte riordino settore giochi”. Al termine di questa fase, pubblicheremo una sintesi delle proposte arrivate.

Una sola considerazione, per avviare la discussione: lo scopo del nostro lavoro è quello di mettere ordine in un settore nel quale da tempo mancano regole nazionali, con l’obiettivo di contrastare gli effetti patologici che sono conseguenti all’eccesso di offerta. Ecco perché abbiamo scelto la strada della riduzione dell’offerta attraverso il dimezzamento (in tre anni) dei punti gioco; la riduzione delle slot (oltre il 30%) e per le rimanenti la trasformazione da remoto; la riduzione della aggressività delle Vlt riducendo da 500 euro a 100 euro la giocata massima.

So che il punto controverso sono le sale certificate di tipo A; ma si rifletta sulla situazione attuale delle nostre città, delle periferie, di molti esercizi con macchine accatastate in locali inadeguati. Ebbene, poiché il punto non è abolire il gioco pubblico (l’effetto sarebbe drammatico a favore della illegalità e della malavita), ridurre l’offerta da un lato e renderla più controllata e “decente” dall’altro è un dovere civico per tutti. Ed ecco – conclude –  perché noi non tocchiamo le prerogative degli Enti locali, ma proponiamo che, assieme a loro, si definisca una distribuzione territoriale equilibrata. È in questa ottica che va affrontato il tema della distanze”.

 

PressGiochi