29 Marzo 2024 - 08:53

Baretta: “La riforma dei giochi non si fermi allo stop della pubblicità”

Siamo di fronte ad un comparto industriale che ha una presenza nel settore industriale del paese, dobbiamo tenerne conto – ha dichiarato il sottosegretario all’economia Pierpaolo Baretta oggi alla Camera

09 Novembre 2015

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Siamo di fronte ad un comparto industriale che ha una presenza nel settore industriale del paese, dobbiamo tenerne conto – ha dichiarato il sottosegretario all’economia Pierpaolo Baretta oggi alla Camera dei deputati.

“La vicenda della riorganizzazione del mercato attraverso la delega fiscale è stata estremamente complessa e contraddittoria, nessuno era pronto ad una riflessione pacata e serena. Dobbiamo chiederci: c’è l’interesse a regolare la materia? Gli operatori si sono mostrati sensibili alla necessità di ridurre l’offerta. Lo stesso sulla questione della pubblicità: gli operatori sociali devono decidere quale sia la loro strada se intervenire per abolire il gioco tout court o solo per eliminare quello illegale; in questo caso il motto non può essere di certo ‘no-slot’.

In assenza di un quadro di riforma centrale c’è una legittima necessità degli amministratori locali a regolare l’offerta. Se in un Paese come l’Italia applichiamo le distanze di 500 mt imponiamo una abolizione pratica del gioco. Il governo ha scelto la strada dell’accordo con gli enti locali, stabilendo insieme a loro i termini del volume complessivo di giocate e lasciandoli liberi nella distribuzione fisica. Tuttavia, ribadisco che dovremmo vietare il proliferare di zone dedicate al gioco.

Rimane – ha concluso Baretta – il problema del gioco irregolare. Attenzione quindi a questo problema soprattutto per gli enti. Il governo è per imporre l’art 88 del Tulps per tutti i punti di gioco. Temo che il dibattito parlamentare rischia di fermarsi allo stop alla pubblicità mentre serve una risposta complessiva al settore. Sulla pubblicità, infine io propongo di vietarla. Questa è la conclusione che va perseguita insieme ad una riforma complessiva del sistema. La Stabilità chiude una partita, anche se la riforma deve seguire il dibattito parlamentare per una revisione complessiva del sistema”.

PressGiochi