25 Aprile 2024 - 21:58

AWP: tra gli operatori c’è voglia di positività

In questi giorni di fine anno per gli operatori del gioco è tempo di prendere coscienza delle novità normative introdotte dalla legge di stabilità 2016 e mettere in atto, ciascuno,

24 Dicembre 2015

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In questi giorni di fine anno per gli operatori del gioco è tempo di prendere coscienza delle novità normative introdotte dalla legge di stabilità 2016 e mettere in atto, ciascuno, le proprie strategie e piani di investimento per il nuovo anno. Non tutti sono disposti a vedere solo il lato negativo della questione; nella maggior parte degli operatori è più forte che mai la voglia di affrontare anche questo nuovo ostacolo che il Governo ha voluto porre alla filiera degli apparecchi da gioco con la voglia di superare in maniera professionale quella che si prospetta essere una fase transitoria non esente sicuramente da rischi.

 

“Da ogni sconfitta bisogna cogliere una opportunità e cercare di capire quale sarà la strada migliore da percorrere questi momenti bui”. E’ questo il pensiero di Ilario Luzi della Center Game che ci dà il suo punto di vista su quali potranno essere le risposte degli operatori alle nuove modifiche introdotte per le Awp.

“E’ ovvio – continua Luzi – che il tempo per cambiar le macchine è talmente limitato e ristretto che tutti ne avremo un danno perché non è tanto una questione di trasformazione di macchine del produttore ma la cosa che più mi preoccupa è la questione della smart card che dovrà essere rilasciata dai monopoli o da altro ente pubblico da questo delegato. L’ente pubblico ha sicuramente dei tempi più lunghi rispetto alle aziende private. Quindi molto dipenderà dalle tempistiche.

Ritengo che i concessionari daranno una mano per quello che possono, interpretando la legge per come è stata elaborata, non credo sia nelle loro intenzioni eliminare la figura del gestore.

Per quanto riguarda lo stop al rilascio dei nulla osta da gennaio, continua Luzi “si blocca una possibile crescita imprenditoriale del mercato, nell’era della globalizzazione si fa sicuramente un passo indietro per gli investimenti degli operatori.

Nei prossimi mesi la visione che ho – conclude il consigliere Sapar – è di una strada in salita piena di ostacoli. Se le previsioni di uscita delle prime nuove macchine riusciranno ad essere realizzate nei primi due mesi dell’anno – 45/60 giorni – forse la perdita sarà sopportabile dalla filiera e ammortizzata nell’arco di 15/18 mesi. Più i tempi si allungheranno più sarà difficile per il mercato rientrare dalle perdite”.

 

 

Per Luca Patoia della Umbria Giochi, il legislatore con la legge di Stabilità per il 2016 non ha fatto altro che attuare ciò che aveva proposto nel novembre 2014. Un preu maggiore e un minore payout. “E’ vero, – afferma – sarà necessario un periodo transitorio di sacrifici ma credo che in breve tempo i costruttori riusciranno a mettere sul mercato i nuovi prodotti.

I tempi tecnici non sono così lunghi come prospettati, bisognerà attendere il decreto ministeriale e da allora passera un periodo transitorio prima dell’applicazione del nuovo margine di payout. Non dovrebbe esser necessario il passaggio della norma in Commissione europea in quanto si tratta di una semplice modifica ad alcuni parametri del software.

Ritengo, – conclude Patoia – che da parte del concessionario non ci sia alcun interesse a far fuori i gestori, serviranno certo nuovi accordi soprattutto per quanto riguarda il pagamento della maggiorazione del preu al 17,5%. L’imprenditore del gioco pubblico deve uscire dall’ottica dell’impresa statica nel tempo perché deve continuamente adattarsi alle modifiche tecnologiche del mercato: ogni intervento normativo sul settore, d’altronde, quando entra in vigore, può già dirsi superato”.

 

PressGiochi