19 Aprile 2024 - 22:43

Asteriti: “La ricerca dell’ISS sull’azzardo definirà le sue reali dimensioni”

L’avvocato Osvaldo Asteriti riflette sulla prossima presentazione delle studio “Il gioco d’azzardo in Italia”. “A marzo- commenta- è prevista la pubblicazione dei risultati dello studio “IL GIOCO D’AZZARDO IN ITALIA.

29 Gennaio 2018

Print Friendly, PDF & Email

L’avvocato Osvaldo Asteriti riflette sulla prossima presentazione delle studio “Il gioco d’azzardo in Italia”.

“A marzo- commenta- è prevista la pubblicazione dei risultati dello studio “IL GIOCO D’AZZARDO IN ITALIA. RICERCA , FORMAZIONE E INFORMAZIONE”,  commissionato da ADM all’Istituto Superiore di Sanità, per acquisire conoscenze sulle dimensioni del gioco d’azzardo nel nostro Paese e stimare l’impatto di questo fenomeno sulla salute pubblica. Il progetto consta di due studi separati, uno riguarderà la popolazione adulta, e sarà svolto in 218 comuni, coinvolgendo 12.000 persone, l’altro  sarà svolto in 200 scuole e interesserà 15.000 studenti, di età compresa tra i 14 e i 17 anni”.

 

“Una ricerca epidemiologica importante sul fenomeno del gioco d’azzardo, che consentirà di avere una idea più chiara rispetto alle sue dimensioni e alle sue ricadute che arriva dopo appena 24 anni dalla prima lotteria istantanea- prosegue l’avvocato- indetta appunto nel 1994, dopo 19 anni dal lancio di win for life, 21 anni dopo il lancio del superenalotto, nato nel 1997, dopo 19 anni dalla nascita del 10 e lotto, solo per fare qualche esempio. Esempi che servono comunque a dimostrare la (in)tempestività di questo progetto e chiarire anche la (mancanza di) preoccupazione dei monopoli per le conseguenze sulla salute che una offerta di gioco d’azzardo che ha raggiunto le dimensioni di quella attuale è in grado di comportare. E che dimostrano anche come Il gioco d’azzardo legale, nella sua accezione “moderna”, sia ormai “datato” e forse è per questa ragione che i monopoli intendono abbandonare l’attuale configurazione, la rete fisica, per spostare il business sulla rete online, caratterizzata da maggiore velocità, quindi maggiori ricavi e minori controlli sociali”.

 

“Colpisce- continua- ma non meraviglia, che uno studio in grado di fare il punto su elementi essenziali come numero di giocatori, numero di dipendenti dal GAP, persone o categorie a rischio, incidenza del gioco minorile, venga realizzato dopo tanto tempo dalla nascita del fenomeno e a questo punto della sua crescita. I dati, che a mio giudizio confermeranno verità già note e sotto gli occhi di tutti, ma neglette, come l’elevata incidenza della dipendenza e delle persone a rischio, l’allarmante crescita dei minori che giocano d’azzardo, il rischio per la salute che la pratica del gioco implica, verranno analizzati, interpretati, mistificati, corretti, depotenziati, proprio come si fa con quelli attuali”.

 

“Insomma- conclude- un po’ gattopardescamente, cambiare tutto per non cambiare niente, soprattutto riuscire a non toccare gli interessi economici, non solo quelli tributari dello Stato,  che stanno alla base dell’offerta abnorme di gioco d’azzardo, considerato come un settore economico qualsiasi, i cui interessi particolari vengono considerati prevalenti rispetto a quelli generali, come la tutela della salute delle persone. Infatti, nonostante le certezze sugli effetti del gioco d’azzardo, non è stata mai adottata una normativa ispirata al principio di precauzione,  preferendo distribuire risorse per la cura e continuare a “cazzeggiare” proponendo tesi come “il vero pericolo del gioco d’azzardo è l’azzardo illegale” o “un arretramento dell’offerta di azzardo legale comporta un aumento dell’azzardo illegale e favorisce le mafie”, nell’attesa dei risultati di quest’ultimo studio, da mettere sul tavolo del nuovo Governo”.

 

Esclusiva. Si terrà nei prossimi giorni all’Istituto Superiore di Sanità l’incontro per avviare la ricerca sul numero di giocatori patologici in Italia

PressGiochi