24 Aprile 2024 - 14:10

Asteriti: “La pubblicità dell’azzardo trasmessa anche durante un programma di cartoni animati”

L’avvocato Osvaldo Asteriti critica la pubblicità del gioco d’azzardo, in particolare quella inserita in contesti “pericolosi”. “Il decreto Balduzzi- commenta- vieta la pubblicità dei giochi con vincite in denaro nel

26 Gennaio 2018

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L’avvocato Osvaldo Asteriti critica la pubblicità del gioco d’azzardo, in particolare quella inserita in contesti “pericolosi”.

“Il decreto Balduzzi- commenta- vieta la pubblicità dei giochi con vincite in denaro nel corso di trasmissioni rivolte ai minori. La norma, di difficile applicazione, stante la sua formulazione letterale, è stata integrata da una norma della legge di stabilità 2016 che l’ha vietata sulle reti generaliste dalla 7 alle 22. Dopo otto mesi dalla legge, il decreto ministeriale attuativo, individuava come “media specializzati”, sui quali la pubblicità del gioco d’azzardo può essere trasmessa senza alcuna limitazione di orario, anche le piattaforme televisive a pagamento e, confezionando un  gentile regalo alla lobby, tutte i canali radiofonici nazionali e locali. In apparenza, un sistema in grado di assicurare una certa tutela dalla esposizione pubblicitaria del gioco d’azzardo, soprattutto ai minori, in sostanza una normativa formulata in modo da potere essere elusa come la precedente.

 

“Proprio ieri- continua Asteriti- sul canale FOX HD, della piattaforma Sky è andata in onda la pubblicità di un sito di gioco online, in particolare giochi da casinò e slot. La pubblicità è andata è stata trasmessa alle ore 13,30, minuto più, minuto meno, in mezzo a due episodi del cartone animato I Griffin, che precedevano due episodi di un altro cartoon, I Simpson. Tutto regolare, tutto legale, trattandosi di un canale di una piattaforma a pagamento, e quindi, come “medium specializzato”, assolto dall’obbligo di rispettare i limiti di orario per a diffusione della pubblicità del gioco d’azzardo.

 

“Pubblicità- prosegue l’avvocato- trasmessa in un’ora di sicuro affollamento di minori davanti al video e nel corso di una trasmissione, forse non espressamente rivolta a un pubblico di minori, ma sicuramente molto seguita dai ragazzi. La stessa operazione, con l’osservanza, formale e ipocrita, del divieto di trasmettere pubblicità del gioco d’azzardo, su un canale generalista del gruppo Mediaset, questa mattina alle ore 6,58, due minuti prima che scattasse l’inibizione.  Anche in questo caso, con la certezza di intercettare un gran numero di persone, anche minori di età, mentre si preparavano ad uscire di casa per recarsi al lavoro o a scuola, e ricordare loro la possibilità di una scommessa. Eppure, nel nostro ordinamento, una norma realmente efficace per ridurre o vietare affatto la pubblicità del gioco d’azzardo, a tutela dei minori, esiste, ma forse proprio a causa della sua efficacia e della difficoltà di eluderla si preferisce ignorarla”.

 

“Il comma 4 dell’articolo 21 del d.lgs. 206/2005, codice del consumo- conclude Asteriti- vieta come scorretta “la pratica commerciale che, in quanto suscettibile di raggiungere bambini ed adolescenti, può, anche indirettamente, minacciare la loro sicurezza.”. Una norma che colpisce il contenuto, la pubblicità, non il contenete, la trasmissione in cui viene diffusa, vietando, in quanto scorretta, quella in grado di minacciare la sicurezza dei minori, come la pubblicità del gioco d’azzardo, che, promuovendo la pratica del gioco d’azzardo. propone modelli imitativi sicuramente pericolosi”.

 

PressGiochi