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Aspettando ICE. Il governo UK stanzia 6,6 mln di £ per la ricerca del Gap; effettuato studio sull’uso delle FOBTs

Il governo britannico ha stanziato 6,6 milioni di sterline per la ricerca, la prevenzione e il trattamento del problema del gioco d’azzardo tra il 2013 e 2014. Lo rivela il

02 Febbraio 2015

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Il governo britannico ha stanziato 6,6 milioni di sterline per la ricerca, la prevenzione e il trattamento del problema del gioco d’azzardo tra il 2013 e 2014. Lo rivela il Rapporto annuale del Responsible Gambling Trust che verrà presentato durante il primo giorno di Ice Totally Gaming. Il Rapporto fa parte della relazione presentata ogni anno alla Charity Commission dal Responsible Gambling Trust e comunica i dati di uno studio sull’utilizzo delle macchine da gioco tipo B2 da parte dei giocatori annunciando l’avvio di un accordo di finanziamento di due anni e mezzo con il Gordon Moody Association per i servizi di trattamento residenziale del problema del gambling.

Come ha spiegato Marc Etches, ceo del RGT: “Il governo inglese, i regolatori e l’industria del gaming ci hanno chiesto di fornire una ricerca completa e indipendente utilizzando i dati in possesso del settore per aiutare gli organi istituzionali ad adottare decisioni su numeri reali. La ricerca è stata elaborata in soli 10 mesi.

Quando abbiamo iniziato non c’era nessuna ricerca attendibile sulle macchine da gioco installate all’interno delle agenzie scommesse autorizzate (Fobt). La nostra comprensione dell’utilizzo di questi apparecchi – ha continuato Etches – e il modo in cui le persone le usano è notevolmente cambiato in questi mesi”.

In uno dei rapporti presentati, chiamato Patterns af Play, gli autori recensiscono i dati forniti da cinque dei principali bookmaker del Regno Unito: William Hill, Ladbrokes, Coral, Betfred e Paddy Power. Lo studio analizza i dati raccolti tra settembre 2013 e giugno 2014, relativamente a 8.279 negozi di scommesse, 32.650 macchine e 6,7 miliardi di scommesse singole. La puntata media di scommesse in queste macchine – sia nella categoria B2 che in quella B3 – è di 5,13 £. Tuttavia se si considerano solo gli apparecchi B2 che anno premi e puntate più alte, la giocata media è stata di 14,08 £. Tra le 178 milioni di sessioni analizzate, ce n’è stata una della durata di 3,5 ore che ha portato alla vincita di 13mila sterline. Allo stesso modo, una sessione durata 7,5 ore ha portato alla perdita di 13mila £ da parte di un giocatore.

La partecipazione al gioco risulta più bassa nelle zone svantaggiate e varia durante le ore del giorno: ammonta mediamente a giocate superiori alle 10 £ dopo le ore 22,00. Guardando alle Fobt, solo il 3% delle giocate arrivava al massimo a 100£, il 6% sopra le 10£.

Il 70/80% delle sessioni di gioco ha portato a perdite per il giocatore, con perdite medie di 7£ per sessione. Tuttavia la spesa al netto varia molto in base al tipo di gioco. Le Fobt sono risultate essere le macchine più popolari tra i giocatori, raccogliendo il 73% delle scommesse effettuate.

La ricerca ha concluso che i comportamenti dei giocatori problematici e non problematici si sovrappongono, è quindi impossibile fare una ‘previsione perfetta’ sul gioco d’azzardo patologico, anche se i comportamenti dei giocatori patologici possono essere distinti.

Come ha concluso Marc Etches, “Il problema del gioco è complesso ed ogni intervento deve essere valutato e testato per efficacia”.

PressGiochi