20 Aprile 2024 - 02:37

Aosta. Riunione della commissione sul regolamento sull’azzardo. Il presidente Caminiti “Ritengo che l’orario deve essere unico, sia per i locali che le sale gioco”

La terza Commissione consiliare di Aosta è tornata oggi 15 marzo a discutere sulla bozza di Regolamento sul gioco d’azzardo.  Il presidente della Commissione, Vincenzo Caminiti, ha aperto la seduta illustrando

15 Marzo 2016

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La terza Commissione consiliare di Aosta è tornata oggi 15 marzo a discutere sulla bozza di Regolamento sul gioco d’azzardo.  Il presidente della Commissione, Vincenzo Caminiti, ha aperto la seduta illustrando ai commissari il contenuto della bozza: basata sulle disposizioni regionali, adottate recentemente, rivolte alla lotta alla ludopatia. L’obiettivo è ridurre gli orari, in particolare durante il mattino. Le distanze, a quanto sembra, saranno fissate a 500 metri dai luoghi sensibili. I locali dovranno avere una superficie minima di 50 mq e massima di 250, (inclusi i servizi e i depositi), non dovranno trovarsi in edifici storici, o civili (se non a piano terra). Gli apparecchi dovranno essere disposti all’interno del locale, in una zona separata e non visibile agli altri fruitori, e dovranno essere spenti e disattivati in certe fasce d’orario.

Lamartora, psichiatra responsabile del Sert della Valle d’Aosta, oltre ad esprimere soddisfazione per la bozza, ha proposto tre fasce d’orario: 9-11, 15-17, 20-22, “per evitare che il cervello venga inondato, per troppo tempo di seguito, dalle molecole dello stress, quali cortisolo e norapidefrina, che degradano e impediscono al giocatore la possibilità di fare scelte razionali; inoltre la scelta è anche dettata da una ragione neuro-metabolica: si tratta di fasce orarie lontane dai pasti”.
“Dovremmo vietare la possibilità del Sindaco di rilasciare nuove autorizzazioni- ha ribattuto Antonino Malacrinò, capogruppo comunale del Pd,come invece prevede la legge regionale. Inoltre, trovo impensabile far spegnere ai gestori tre volte al giorno gli apparecchi. Sarebbe meglio fissare una fascia oraria continua pomeridiana”.
Sempre secondo la bozza di regolamento seguendo l’esempio di moltissimi comuni in Italia, dovranno essere apposti cartelli che indichino le tariffe, il regolamento, gli orari, il divieto di gioco ai minori; gli esercenti avranno l’obbligo di far rispettare le norme e avranno facoltà di chiedere un documento d’identità agli avventori. La Polizia locale provvederà a controllare il rispetto delle norme: in caso di trasgressione gli esercenti saranno sanzionati e la licenza potrà essere revocata. Inoltre, il Comune di Aosta incentiverà incontri informativi, con i cittadini e con gli alunni delle scuole, sui rischi che si corrono con il gioco d’azzardo, promuovendo uno stile di vita sano. Saranno effettuati sgravi fiscali per gli esercenti che decidano di rimuovere le videolottery dal proprio esercizio, e aggravi fiscali per chi invece le vorrà installare. “Parlo da ex giocatore compulsivo- ha continuato Trentin , presidente dell’associazione Mi ripiglio Sos- trovo importante il fatto di proporre la disattivazione dei giochi negli orari dei pasti, permettendo ai giocatori di rientrare a casa in famiglia. Aosta è talmente piccola che se imponessimo di osservare la distanza di 500 metri da quei luoghi sparirebbero tutte le slot machines. Per quanto riguarda gli sgravi e  gli aggravi fiscali, propongo di rivolgerla alla tassa sull’immondizia: paghi meno spazzatura perché non vendi gioco spazzatura, ma paghi in più se lo vendi”.
Duro l’intervento di Luca Lotto, consigliere del M5S. “Mi fa schifo chi tira il freno a mano su questa iniziativa! Rallentare il percorso di questa proposta seria di lotta al ‘cancro’ del gioco d’azzardo è inamissibile!”. Su questa linea Mafrin della Lega Nord secondo il quale “rimandare di settimane la bozza crea il pericolo che persone ‘interessate’ si avvicinino ai commissari chiedendo favori in materia in cambio”.

“Noi abbiamo il compito di redigere il regolamento e votarlo- ha concluso Caminiti-  facendo fare le opportune verifiche agli uffici preposti; in seguito invieremo il documento a tutti consiglieri, e solo in seguito si faranno le valutazioni e gli eventuali cambiamenti. Questa è democrazia. Ritengo che l’orario debba essere unico, sia per i locali sia per le sale gioco. Il bar deve tornare ad essere centro di aggregazione sociale, e non di distruzione sociale. Sfavorire il gioco d’azzardo non è penalizzare gli esercenti, ma migliorare la qualità dell’ambiente. Potremmo chiamare anche i residenti ad esprimersi in merito”.
Da domani 16 marzo un tavolo di lavoro, composto dai commissari Malacrinò, Manfrin, Jeannette Migliorin e Giampaolo Fedi, con l’assessore alle politiche sociali Marco Sorbara, si riunirà per redigere e modificare il regolamento, basandosi sulle considerazioni fatte poi sarà convocata una nuova riunione di Commissione che voterà e porterà la bozza al Consiglio comunale, in seduta ordinaria o in una seduta straordinaria tematica.

 

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Aosta. Sorbara (Ass. Pol. Soc.): “Ancora tutto fermo su regolamento sale giochi”

 

 

 

 

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