29 Marzo 2024 - 13:26

Aosta. Aumentati gli orari di apertura delle slot, Caminiti: “Cercato equilibrio tra necessità sociali ed economiche”

Si è riunita la terza commissione “Servizi alla persona” del comune di Aosta ed ha deciso di rinviare ancora il voto del consiglio comunale sull’atteso regolamento sul gioco d’azzardo. “Alla

18 Maggio 2016

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Si è riunita la terza commissione “Servizi alla persona” del comune di Aosta ed ha deciso di rinviare ancora il voto del consiglio comunale sull’atteso regolamento sul gioco d’azzardo. “Alla versione definitiva della bozza delle nuove norme manca ancora il parere tecnico di legittimità sul mandato politico- ha spiegato il presidente della commissione Vincenzo Caminiti (Uv)- il rinvio è inevitabile”.

La bozza finale del nuovo regolamento prevede un tempo massimo di accensione di 11 ore delle slot nei bar e nelle sale giochi aostane, diluito in un orario che va dalle 9 alle 12 al mattino, dalle 15 alle 19 al pomeriggio e dalle 21 alle 1 la sera. La prima versione indicava 8 ore al massimo di accensione e intervalli più lunghi tra i periodi di gioco.

“Queste norme non contrastano efficacemente la piaga della ludopatia- Ha dichiarato Fedi- scopo originario principale del regolamento, che invece risulta annacquato da modifiche che paiono suggerite non dagli esperti sanitari e dagli ex giocatori, semmai da pressioni esterne a questa Commissione”.

“L’aumento delle ore di accensione e gli intervalli ridotti vanno incontro alle esigenze dei gestori delle ‘macchinette’ – hanno continuato Andrione e Manfrin, concordando con Fedi- ma certamente non sono in aiuto ai ludopatici non seguono le indicazioni del direttore del Serd, Vincenzo Lamartora, che aveva proposto di ridurre al massimo l’orario di utilizzo”.

“Non abbiamo ‘annacquato’ il regolamento accogliendo per contro le pressioni dagli esercenti- conclude Caminiti respingendo le accuse- anzi è vero il contrario: gli orari stabiliti dal regolamento proteggono al massimo gli studenti e gli anziani, nonché i lavoratori in pausa pranzo, senza per questo mettere sul lastrico i gestori di locali e sale slot, che devono pur vivere. Si è cercato un equilibrio tra esigenze commerciali e necessità sociale, tendendo maggiormente verso quest’ultima, e mi sembra che il testo prodotto ne sia la prova”.

PressGiochi