20 Aprile 2024 - 17:34

Albania. Il Governo pensa a un monopolio statale per le scommesse sportive

Il governo albanese sta considerando di creare un monopolio statale nella gestione del settore delle scommesse, all’interno del disegno di riordino generale dell’offerta di giochi nel Paese. I nuovi regolamenti

19 Ottobre 2018

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Il governo albanese sta considerando di creare un monopolio statale nella gestione del settore delle scommesse, all’interno del disegno di riordino generale dell’offerta di giochi nel Paese.

I nuovi regolamenti saranno presto implementati in Albania, regolamenti che prevedono un divieto di scommesse sportive e giochi d’azzardo nelle aree residenziali. Allo stesso tempo anche i casinò online verranno banditi.

 

In questa ristrutturazione, il governo sta prendendo in considerazione un monopolio statale sulle scommesse sportive, poiché la volontà dell’Esecutivo è quella di controllare ulteriormente il gioco d’azzardo a livello nazionale.
“Stiamo considerando la possibilità di trattare le scommesse sportive e le scommesse sulle corse come Monopolio di Stato e consentire il loro funzionamento grazie a speciali strutture statali”, afferma un rapporto governativo.
Fino ad ora, il gioco d’azzardo è stato sempre gestito privatamente e genera oltre 130 milioni di euro di reddito annuo, impiegando circa 7.000 persone.

Tuttavia, potrebbe presto essere parzialmente trasformato in un’attività gestita dallo stato in quanto le scommesse sportive sarebbero controllate dal governo, come accade in molti altri paesi dell’Unione europea.

Secondo il primo ministro Edi Rama, i cambiamenti imminenti – da applicare a partire dal gennaio 2019 – limiteranno il gioco d’azzardo e genereranno ulteriori 700 milioni di euro di consumi delle famiglie. Tuttavia, c’è qualche opposizione del Partito Democratico, che ha espresso la sua preoccupazione per il gioco d’azzardo, presumibilmente legato al crimine organizzato, accuse che sono state rapidamente respinte dalla maggioranza.

PressGiochi

 

Albania: Governo pronto a bandire il gioco dalle zone residenziali